Fondo Genesi, nuove energie

La Euroacciai di Villa Carcina
La Euroacciai di Villa Carcina
La Euroacciai di Villa Carcina
La Euroacciai di Villa Carcina

La propone la Fondazione della Comunità bresciana, ed è un’opportunità per le imprese che possono restituire al territorio parte dei loro proventi con un’azione di sussidiarietà strutturata. È il Fondo Genesi, e al bando 2017 per la Valtrompia e la Valgobbia ha partecipato anche «Euroacciai», un’azienda di Villa Carcina che vanta un profondo legame col paese. Come nelle precedenti edizioni, l’importo raccolto dal cofinanziamento del budget sul territorio di riferimento viene raddoppiato dalla Fondazione, e le risorse sono sempre destinate a sostenere progetti di utilità sociale realizzati da organizzazioni no profit con sede in Valtrompia o in Valgobbia. Quest’anno è stato possibile emanare il bando grazie all’adesione della Comunità montana, di Asvt, di alcuni Comuni (Bovezzo, Gardone, Lodrino, Nave, Marcheno, Tavernole, Lumezzane, Sarezzo, Villa Carcina) della Euroacciai, appunto, dell’Ispa di Polaveno, del Rotary Valtrompia, del Fondo Maria Rosa Moretti e, ovviamente, del Fondo Genesi. L’operazione era nata nel 2004 per la volontà di alcuni imprenditori di acquistare una Tac per l’ospedale di Gardone. Con le risorse eccedenti si decise di dar vita al fondo, continuamente rafforzato grazie alle donazioni raccolte: il patrimonio è passato da 65 mila euro a 160 mila, e le risorse messe a disposizione dal bando 2017 ammontano a 90 mila: ora si stanno valutando le richieste di finanziamento arrivate negli ultimi mesi. Con la precedente edizione, la Fondazione ha sostenuto ben 11 iniziative come il festival Alture, l’acquisto di un contrabbasso per l’associazione Plettro di Gardone e un’iniziativa di avvicinamento al lavoro per i giovani. «Sono felice per questo bando che stimola la partecipazione diretta sia degli enti cofinanziatori all’incremento del budget del bando, sia i beneficiari, perché vengono chiamati a coinvolgere, concretamente, le loro comunità per raccogliere le donazioni da destinare al patrimonio del fondo - commenta Pier Luigi Streparava, presidente della Comunità bresciana -. E sono soddisfatto per l’ampliamento della platea dei sostenitori; ora anche privati». • M.BEN.

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