Fronte compatto anti-centrale «La situazione è già critica»

di M.BEN.
L’assemblea di lunedì sera a Nave ha ribadito l’opposizione alla centrale di un vasto fronte
L’assemblea di lunedì sera a Nave ha ribadito l’opposizione alla centrale di un vasto fronte
L’assemblea di lunedì sera a Nave ha ribadito l’opposizione alla centrale di un vasto fronte
L’assemblea di lunedì sera a Nave ha ribadito l’opposizione alla centrale di un vasto fronte

In centinaia si sono presentati lunedì sera al teatro San Costanzo di Nave per capire lo stato dell’arte sulla faccenda Duferco. Il tema dell’incontro è stato principalmente quello della centrale turbogas, gli altri due impianti industriali che la multinazionale dell’acciaio vorrebbe costruire in via Bologna saranno argomento di una prossima serata. Il pubblico è stato tranquillo e ordinato, il fronte del no compatto e coeso: cittadini, associazioni e la stessa amministrazione non vogliono che le due turbine a gas da 130 megawatt vengano costruite nell’ex Stefana. Il sindaco Tiziano Bertoli ha confermato di essere stato a conoscenza fin da subito dell’intenzione di costruire gli impianti per il trattamento delle scorie di acciaieria, ma non della centrale e ha espresso la speranza che Duferco possa rivedere il progetto puntando sull’utilizzo di nuove tecnologie. All’incontro era presente anche Carmine Trecroci, il presidente di Legambiente di Brescia, che ha ribadito il no al progetto: «È illogico e irresponsabile aumentare le emissioni inquinanti su un territorio già critico. Chiediamo uno studio più dettagliato riguardo alle emissioni degli impianti». Tra la platea c’erano tre consiglieri regionali. La leghista Francesca Ceruti ha spiegato che Regione Lombardia ha chiesto delucidazioni al ministero dell’Ambiente e parteciperà alla conferenza dei servizi in programma a Roma. Il consigliere dei 5 Stelle Ferdinando Alberti ha tirato qualche frecciatina al primo cittadino facendo leva sul fatto che «Bertoli sapesse dell’intenzione di costruire due impianti ben più inquinanti di una centrale». Infine è intervenuto Gian Antonio Girelli, del Pd, che ha confermato di aver chiesto al ministro dell’Ambiente Sergio Costa di pronunciarsi al più presto. «Come unico rappresentante bresciano di una commissione parlamentare Ambientale - ha fatto sapere Gianpietro Maffoni (FdI) - ho il dovere di attivarmi affinché senza alcun pregiudizio si valutino gli interventi migliorativi nei confronti della popolazione». I rappresentati di Duferco non erano presenti all’incontro, ma in un lungo articolo sul Sole 24 Ore il presidente Antonio Gozzi ha ribadito alcuni punti. «L’investimento fa parte di un più ampio piano di sviluppo e riconversione industriale che Duferco Sviluppo sta attuando a Nave, dove ha rilevato dal concordato preventivo dell’ex gruppo Stefana due laminatoi e 140 addetti. Il sito è stato scelto per le caratteristiche tecniche esistenti: è già dotato delle infrastrutture idonee, come metanodotto, rete dell’alta tensione, rete idrica autonoma. Risulta nullo - ha aggiunto - l’impatto in termini di consumo del suolo e molto limitato l’impatto delle opere accessorie. Siamo comunque pronti a fare chiarezza e a spiegare il progetto alla comunità con un incontro pubblico». •

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