I «furbetti» dello sporco
frenano la differenziata

Nei giorni scorsi il Consiglio comunale di Lumezzane è stato chiamato a pronunciarsi in oltre un’ora di discussione per l’approvazione del rendiconto del 2016, deliberato solo con i voti della maggioranza.

Tutti d’accordo sui numeri, con un avanzo di oltre 5,2 milioni di euro e un fondo cassa di 6,3 milioni, ma le minoranze sono state critiche sugli argomenti.

«Nulla su lavoro, sicurezza e giovani - hanno commentato - calano ancora gli abitanti, gli oneri di urbanizzazione sono al minimo, avete fallito sul recupero dei centri storici e non ci sono opere qualificanti come lo stadio e via Vespucci». E ancora: «Navigate senza programmare e non siete stati capaci a spendere le risorse per le opere» hanno ancora tuonato Forza Italia, Lega Nord e «Continuità per Lumezzane».

Un altro tasto dolente è stato il decoro urbano, con il primo rifacimento dei lampioni finito nel mirino. Poi i rifiuti che hanno sollecitato l’assessore Roberto Chindamo, anche per i disagi sulle calotte dei cassonetti spesso non funzionanti.

«Siamo al 67% di raccolta differenziata - ha ribattuto l’amministratore - e contiamo con la società Aprica di risolvere i problemi in estate. Sono ancora molti i sacchetti abbandonati, l’anno scorso sono state emesse 230 multe. Non stiamo facendo solo sanzioni, ma anche prevenzione». Il sindaco Matteo Zani si è poi espresso alla chiusura dell’ordine del giorno. «Nei prossimi mesi partiranno i lavori sulla video sorveglianza ai varchi cui tengo molto - ha commentato il primo cittadino - dovremo rivedere i centri storici, mentre dal Gobbia sono diminuiti gli allarmi per casi di inquinamento. Si sta lavorando sulla scuola elementare Bachelet e sul cimitero Unico che aspettavano da decenni».

«Sono fortunato - ha concluso Zani - perché sono il sindaco dell’inizio dei lavori al raccordo autostradale della valle e al depuratore». F.Z.

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