Il conquistatore delle cime sale sulla bocca del vulcano

di L.P.
Michele Piardi sull’Acotango
Michele Piardi sull’Acotango
Michele Piardi sull’Acotango
Michele Piardi sull’Acotango

Il 24enne gardonese Michele Piardi a quasi un anno di distanza ha replicato il successo. Il primo conquistando lo scorso anno il tetto d’Africa il Kilimangiaro, mentre ai primi d’agosto l’Acotango a quota 6052 metri. Michele vive a Gardone e lavora in Beretta. La sfida di quest’anno è stata salire sull’Acotango un vulcano tra Bolivia e Cile. «Il volo - ha spiegato Michele Piardi - è atterrato a La Paz una cittadina in quota tra i 3600 e 4100, sono rimasto con il mio compagno di viaggio Gian Battista Vibrioni (giunto con volo diverso) anche lui di Gardone, un paio di giorni necessari all’acclimatamento. Ci siamo poi spostati a Pico Austria a quota 5000 ed abbiamo passato un paio di giorni in tenda, poi siamo rientrati a La Paz». Dopo un giorno di sosta la partenza per il parco del Sajama e salita all’Acotango in quattro ore circa. «La difficoltà - ha aggiunto Piardi - è l’ossigeno. In Italia non ci sono vette così alte, per cui prepararsi non è facile. Sono stato sul Monte Rosa, ma ad altezze come quelle dell’Acotango, il fisico ne risente, mal di testa, problemi di digestione, sono sintomi comuni, inoltre l’escursione termica era notevole». «Rispetto alla precedente esperienza - ha spiegato Piardi- l’emozione è stata diversa. Mi è spiaciuto perché avrei potuto raggiungere quote più alte. Il Sajama era proprio davanti a me, a quota a 6542». Tra i progetti per il prossimo anno o il ritorno in Bolivia per una vetta più altra oppure in Nepal per una vetta a 6400 il Merapeak. •

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