Il depuratore «sboccerà» in primavera

di Marco Benasseni
L’area di Dosso Boscone sulla quale sorgerà il depuratore di Valle
L’area di Dosso Boscone sulla quale sorgerà il depuratore di Valle
L’area di Dosso Boscone sulla quale sorgerà il depuratore di Valle
L’area di Dosso Boscone sulla quale sorgerà il depuratore di Valle

Il depuratore della Valtrompia è ormai una certezza: i lavori cominceranno tra qualche mese e l’impianto potrebbe essere già funzionante entro la primavera del 2019.

Ma per raggiungere l’obiettivo i comuni della Valle, azionisti di Asvt, devono rinunciare alla prelazione della sottoscrizione dell’aumento di capitale dell’azienda e cedere le quote ad A2A. «Siamo in piena infrazione delle norme europee, a rischio di sanzioni - spiega Diego Toscani, sindaco di Sarezzo - Siamo scandalosamente in ritardo». Venerdì, con i soli voti della maggioranza (astensione della Lega e no di Sinistra e dei 5 Stelle) è stata deliberata la vendita delle quote che consentirà ad A2a di diventare azionista di maggioranza e di deliberare l’aumento di capitale necessario per realizzare il depuratore e gli abbattitori di cromo in valle. «I Comuni che hanno una presenza di cromo VI superiore ai 10 microgrammi al litro hanno l’obbligo di adeguarsi alle nuove disposizioni ministeriali - in vigore da luglio - e ridurre la quantità di cromo esavalente nei pozzi - prosegue Toscani - All’interno dell’accordo stretto con il gestore, anche i comuni che non hanno questa problematica, come Sarezzo, hanno ottenuto di applicare il medesimo principio che punta al miglioramento della qualità delle acque».

STESSA REGOLA vale per Gardone, che ha un paio di pozzi sopra i limiti di legge, e Villa Carcina, mentre Sarezzo ne ha soltanto uno con limiti che oscillano tra i 7 e gli 8 microgrammi al litro. Per ora i comuni stanno approvando delibere che sanciranno la riduzione della quota all’interno di Asvt dal 51 al 35 per cento, ma l’obiettivo è scendere fino al 25, soglia per mantenere una maggioranza qualificata che potrà assicurare una serie di tutele, tra cui la possibilità di esprimere la presidenza. «Vogliamo il depuratore entro la primavera del 2019 - periodo di nuove elezioni amministrative - e chiederemo impegni inderogabili ad Asvt che si occuperà della costruzione dell’impianto». Anche il Consiglio comunale di Concesio, riunitosi ieri mattina, ha approvato la risoluzione con il solo voto della maggioranza (astenuta l’opposizione), mentre domani toccherà a quelli di Villa Carcina e Lumezzane.

«È UN PASSO importante e sofferto che arriva dopo una lunga discussione con tutti i sindaci, che infine ha visto l’unanimità di tutti i comuni - spiega il primo cittadino di Concesio Stefano Retali - È l’unica opzione per tenere in piedi una multi utility in grado di fare gli investimenti necessari sulla depurazione ma anche altri interventi sul ciclo idrico. Il pubblico non ha più la maggioranza ma siamo certi che con il privato guarderemo all’interesse collettivo. La regia del sistema idrico non è però nelle mani del gestore - precisa infine Retali - investimenti e tariffe vengono decisi e fissati dall’Ufficio d’Ambito e dall’assemblea dei sindaci».

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