Gli Amici non mollano. Anzi. L’appello l’ha lanciato il parroco don Mauro Rocco alla fine dell’omelia pronunciata al cimitero nel giorno dei Santi, invitando «tutti gli uomini di buona volontà» a dare una mano al gruppo di volontari che da trent’anni si occupa di allestire il presepio. Con perseveranza e ostinazione, rinnovando sul Mella il magico spettacolo del villaggio di Betlemme in muratura e scala esatta, visitato da migliaia di persone che salgono in Valle da tutta la provincia.
AVEVANO già iniziato i lavori di pulitura della vegetazione cresciuta dalla primavera tra le costruzioni armonicamente distese sul pendio della riva, con sopra il sagrato della parrocchiale, su un fronte di circa 120 metri e un’area complessiva di oltre 2000 metri quadri, ricavata con pazienti, rispettosi adattamenti.
LA PIENA del fiume ha letteralmente sommerso lunedì scorso le costruzioni più vicine al greto: l’acqua melmosa è salita fino all’altezza della capanna della Natività, e ha portato mezzo con sé metro di sabbia e detriti, depositati sul vialetto che attraversa la piccola Betlemme. I primi a raccogliere la sfida sono stati gli Amici, già sabato mattina al lavoro con una ferma e precisa intenzione: il presepio sarà pronto per la processione che porterà nella Notte Santa il Bambin Gesù nella sua capanna. È una promessa. Ma resta tanta amarezza: la solida scalinata di ingresso in muratura terminata nel 2013, che garantiva il transito sul fiume in ogni condizione e che è stata realizzata al posto della passerella mobile a rischio piena abbattuta a settembre dello scorso anno per fare posto alla spalla di appoggio del nuovo ponte, è collassata ed è stata trascinata via dalla furia della corrente. Le loro opere ultradecennali invece, anche le ultime completate meno di due mesi fa, quattro colonnine a supporto di una nuova capanna accanto a quella dei pescatori, hanno bravamente resistito e sono riemerse intatte dall’acqua.
QUESTI I FATTI. Una frustata anche di orgoglio li ha messi subito all’opera. L’accesso al presepio sarà comunque garantito in caso di necessità obbligata, con andata e ritorno passando dal cancello della canonica sul vialetto e poi sulla successiva e robusta passerella a discendere alla Capanna del Bimbo Gesù. Soluzione già sperimentata positivamente sei anni fa. Mella o non Mella, insomma, la piccola Betlemme tornerà ad animarsi in vista del Natale. Restano poco meno di due mesi per gli interventi di ripristino urgenti e per ripulire tutto dal fango e dai detriti portati dalla corrente. Ogni aiuto ovviamente è bene accetto. Economico, certo, ma anche fattivo. Chi ha insomma voglia di rimboccarsi le maniche non deve fare altro che bussare e gli sarà aperto.