Impianti di eccellenza
Il campo di Pezzaze
si riveste in sintetico

Una delle squadre del campionato Csi che giocano a Pezzaze
Una delle squadre del campionato Csi che giocano a Pezzaze
Una delle squadre del campionato Csi che giocano a Pezzaze
Una delle squadre del campionato Csi che giocano a Pezzaze

Il lavoro della Centrale unica di committenza della Comunità montana si è concluso ieri, e adesso si potrà procedere al primo lotto di lavori: per il campo sportivo comunale di Pezzaze, oggi con un fondo sterrato, si prepara una cura di bellezza straordinaria con la posa di un tappeto di gioco sintetico.

La gara d’appalto è stata vinta dall’impresa locale Maffina scavi con un ribasso del 27% sulla base d’asta di quasi 45 mila euro (il secondo lotto ne costerà altri 84 mila: lo prevede il progetto redatto da Monica Cicu di Botticino). In una bellissima posizione panoramica su un dosso salendo la strada del Colle di San Zeno, dopo i lavori di consolidamento e rifacimento continui richiesti dal manto sabbioso il campo pezzazese sta per diventare una moderna struttura sportiva con minori costi di manutenzione.

«È una bellissima notizia» commenta Davide Fausti, il presidente della Polisportiva del paese, ricordando che «sono un centinaio i ragazzi iscritti, provenienti anche da Marcheno e Bovegno, che giocano qui. Quest’anno ci sono tre squadre iscritte al campionato ufficiale del Csi, e funziona anche la scuola calcio».

Una svolta importante per il paese e per la complessiva immagine sportiva dell’alta valle: con Pezzaze diventeranno quattro i campi regolamentari in sintetico. Nell’elenco figurano quello a 11 di Lodrino e quelli a sette di Tavernole e Collio. Poi ci sono quelli di calcetto a San Colombano e nell’oratorio di Bovegno.

I LAVORI richiederanno però circa un anno: l’amministrazione comunale ha dovuto fare di necessità virtù. Il finanziamento del progetto complessivo da quasi 130 mila euro da concludere entro il 2018 (e con inizio lavori entro il 2017) ne prevede infatti 93 mila sui fondi del progetto di sviluppo presentato da Valtrompia e Valsabbia per il bando regionale «Valli Prealpine» (si è classificato al primo posto): il resto deve essere trovato dall’ente locale che ha spalmato la spesa nel biennio.

Pensando anche all’arrivo dell’inverno si è insomma deciso per i due step. Il primo, con 38 mila euro dal finanziamento regionale (e il resto dall’alienazione di quote societarie), prevede una nuova rete di scolo delle acque piovane, la stabilizzazione e la ricopertura del terreno e il rinforzo dei pali per l’illuminazione. Il secondo, da appaltare l’anno prossimo, contempla la posa del nuovo fondo vero e proprio. E.BERT.

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