In bicicletta fino a Milano Il nuovo no a Sares green si sposta su due ruote

di M.BEN.
L’impianto sperimentale
L’impianto sperimentale
L’impianto sperimentale
L’impianto sperimentale

Il nuovo «no» al progetto «Sares green» arrriverà su ruote, grazie all’impegnativa biclettata dalla Valtrompia a Milano che i membri del comitato «Liberi cittadini per la salute» hanno messo in campo per fermarlo. Sfideranno il freddo e i chilometri che separano Ponte Zanano dal capoluogo lombardo con una pedalata di gruppo per sensibilizzare l’opinione pubblica e chiedere alla Regione di prendere una ferma posizione sulla questione. Troppi i dati che non convincono gli ambientalisti, da anni in trincea per contrastare l’impianto non combustivo per il trattamento dei rifiuti con un processo di «conversione catalitica» in assenza di ossigeno. «Analizzando i documenti depositati dall’azienda abbiamo visto cose che alimentano la nostra preoccupazione - ricordano dal comitato -. L’impianto emetterebbe anidride carbonica come 2000 caldaie domestiche e consumerebbe acqua come metà della popolazione di Ponte Zanano. Sono forse questi i risultati dell’economia circolare?». A settembre l’azienda ha presentato una nuova domanda in Regione per la realizzazione dell’impianto che si basa sulla tecnologia brevettata Irle, e anche questa volta le valutazioni critiche e le obiezioni non sono mancate. Il comitato, l’amministrazione comunale di Sarezzo col contributo dell’Università degli Studi di Brescia, i gruppi di minoranza e la onlus Medicina democratica hanno presentato una lista di osservazioni che a vario titolo pongono perplessità sul progetto. «Lo stato di salute dell’aria della Valtrompia, di Sarezzo in particolare, è fortemente preoccupante ed è dimostrato dai dati dell’Ats - aggiungono gli ambientalisti pronti a salire in sella -. È ormai comunemente riconosciuta la forte correlazione tra presenza di polveri sottili nell’aria e l’aumento della percentuale di mortalità (lo studio dell’Asl di Brescia del 2015)». La domanda è quindi sempre la stessa: vale più un impianto innovativo per il recupero del car fluff o la salute delle persone? L’OBIETTIVO della bicicletta è far prendere alla Regione una decisione chiara: «Sono 6 anni che è attivo un impianto sperimentale - concludono -, e quasi 3 che si stanno impegnando risorse private e pubbliche per analizzare e valutare un impianto le cui criticità sono ancora una volta sottolineate dall’Università degli Studi di Brescia: carente la valutazione dei rischi ambientali; assente una relazione tecnica sul dimensionamento delle diverse componenti di impianto e alcune scelte progettuali sono discutibili». Per partecipare alla biciclettata basta scrivere a libericittadinisalute gmail.com.

Suggerimenti