IL PELLEGRINAGGIO

In marcia verso il Redentore

di Alessandro Maffessoli
Il Monte Guglielmo rende onore alla figura di Papa Paolo VI. I suoi valori e il suo insegnamento  vengono esplorati in alta quota
Festa del Redentore: il pellegrinaggio sulla cima del monte Guglielmo l'anno scorso
Festa del Redentore: il pellegrinaggio sulla cima del monte Guglielmo l'anno scorso
Festa del Redentore: il pellegrinaggio sulla cima del monte Guglielmo l'anno scorso
Festa del Redentore: il pellegrinaggio sulla cima del monte Guglielmo l'anno scorso

È la montagna dei bresciani e da sempre rappresenta il picco massimo della cristianità. Il monte Guglielmo è pronto per ospitare questa domenica la «Festa del Redentore», tradizionale pellegrinaggio che, organizzato dall'associazione culturale Redentore di Gardone Val Trompia, si terrà al monumento sulla cima della montagna che unisce il cuore dei bresciani dividendosi tra Val Trompia e Sebino.L'evento avrà lo scopo di celebrare la figura del Beato Giovanni Battista Montini, Papa Paolo VI, nel più elevato dei luoghi montiniani per le manifestazioni dell'«Anno Montiniano» che, indetto dalla Diocesi di Brescia, permetterà agli appassionati e ai bresciani di salire in pellegrinaggio sul monte Guglielmo (già monte Culmine) per esplorare dalla vetta un ulteriore profilo della figura del Papa Beato, scorgendo i suoi valori e il suo insegnamento.Questa giornata di commemorazione riservata alla spiritualità e alla preghiera vivrà la straordinaria celebrazione dell'indulgenza plenaria. Verranno festeggiati i 113 anni dalla realizzazione del monumento al Redentore e i 60 anni di attività del coro di Inzino, primo coro della montagna nato in provincia di Brescia.LA DOMENICA di festa si aprirà con l'inaugurazione della nuova chiesetta del rifugio Almici, fresca di ristrutturazione, in cui sarà allestita la mostra fotografica «Atmosfere dal culmine» interamente curata da Alberto Contessi, pronto a raccontare per immagini le suggestive atmosfere regalate dal monumento e dalla statua di Papa Paolo VI.Cori accompagneranno successivamente i pellegrini verso il monumento al Cristo Redentore, un'opera custodita dall'associazione culturale Redentore e costruita nel 1902 per volere dell'avvocato Giorgio Montini, padre dell'allora Giovanni Battista poi divenuto agli occhi del mondo Paolo VI da Concesio. Il monumento è stato poi ristrutturato per volontà dello stesso pontefice nel 1966, prima di essere arricchita esternamente dalla statua del Beato Papa Montini.Il comitato Redentore e l'associazione culturale Redentore hanno operato con altri interventi a partire dal 1998, anno della posa delle statua di Papa Paolo VI in occasione del ventesimo anniversario della sua morte.Negli anni seguenti l'opera monumentale è stata impreziosita da un luminoso mosaico di Giancarlo Gottardi raffigurante il «Cristo Redentore» (2002) e benedetto dal cardinale Gianbattista Re, prima dell'inserimento dell'altorilievo in bronzo raffigurante Papa Giovanni Paolo II che sembra dialogare con Paolo VI, realizzato dallo scultore Gianluigi Sandrini e benedetto da monsignor Francesco Beschi, attualmente vescovo della Diocesi di Bergamo nonché incaricato di celebrare la messa domenica mattina sul monte Guglielmo dalle 11. Il clou del programma della Festa del Redentore 2015, che si aprirà alle 10.15 al rifugio Almici con il ritrovo dei pellegrini.o

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