Inclusione e tecnologia:
la «Bachelet» fa scuola

La scuola elementare Bachelet
La scuola elementare Bachelet
La scuola elementare Bachelet
La scuola elementare Bachelet

Navigare in rete e usare i social network con attenzione, ma anche accogliere le diversità e prevenire il disagio tra gli studenti con iniziative per contrastare l’abbandono scolastico. Puntando tutto sull’educazione e la formazione proprio a scuola. Sono questi gli obiettivi del patto «InTerSECare» (Integrare Territorio e Scuola per l’Educazione e la Cura) siglato dal Comune di Lumezzane con l’istituto comprensivo «Polo Est» e le cooperative Cvl e «Il Mosaico». Patto firmato l’anno scorso e che viene riproposto attraverso un progetto con cui la scuola elementare «Bachelet» di Sant’Apollonio ha partecipato al bando sugli «atelier creativi» indetto dal ministero dell’Istruzione e nell’ambito del piano nazionale per la scuola digitale.

ALLA FINE di gennaio viale Trastevere ha pubblicato la graduatoria finale che include 1.873 progetti in previsione di essere finanziati con 28 milioni di euro, cioè fino a 15 mila euro ciascuno. Tra questi, in 90esima posizione per la Lombardia, c’è proprio l’istituto valgobbino. La proposta della «Bachelet» aveva già ricevuto il via libera dal consiglio d’istituto e pochi giorni fa è passata in giunta, ricevendo un ulteriore contributo di 2.500 euro. Entrando nei dettagli, l’assessorato ai Servizi sociali promuoverà i laboratori realizzati e condotti dai responsabili delle due coop.

Sfruttando le nuove tecnologie, durante l’orario scolastico, ma non solo, gli studenti con bisogni educativi particolari, affetti da disagio e a rischio abbandono, saranno coinvolti in attività dedicate al linguaggio e alla comunicazione per essere integrati e inclusi nelle attività con i compagni. L’accordo non ha una durata stabilita, ma andrà a braccetto con il progetto.F.Z.

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