L’antico emporio dei minatori chiude e riparte in poche ore

di E.BERT.
I due storici gestori della salumeria di Collio
I due storici gestori della salumeria di Collio
I due storici gestori della salumeria di Collio
I due storici gestori della salumeria di Collio

Il 25 aprile, con la «liberazione» dal lavoro degli attuali gestori, chiuderà dopo ottant’anni di attività ininterrotta la storica salumeria Maggi di Collio, sulla provinciale e ai tempi emporio per i minatori. Pochi giorni dopo però, il primo maggio, il lavoro riprenderà, proprio nel giorno che festeggia la classe produttiva, con una nuova gestione. La storia insomma non si ferma; cambia solo registro. Ma partiamo dal principio. Quella di domani per Doriano Maggi e la moglie Ersilia Ottelli sarà una festa della Liberazione generale ma anche personale: la sera tireranno giù per l’ultima volta la serranda. Sono lì insieme da quarant’anni, dal primo gennaio del 1978, quando Doriano classe 1949, era subentrato alla mamma Iole Favardi, che aveva avviato l’attività quarant’anni prima. Doriano era un minatore che aveva sposato Ersilia, una bovegnese di 19 anni, nel 1974. Dopo altri tre anni in miniera si era licenziato per raccogliere dalla madre il testimone del negozio di famiglia. Racconta che la mamma, sposa a vent’anni di Amerigo Maggi, commerciante di legna, si alzava alle 5 per aprire il negozio: i minatori andavano in miniera a piedi, iniziavano il turno alle 6 e lei aveva pronto il pane fresco e tutto quello che chiedevano. Allora il negozio era un emporio in cui trovavi di tutto: dai salami agli ombrelli, fino ai medicinali di prima necessità come il Veramon, l’antidolorifico più conosciuto del Novecento POCO DOPO l’apertura del negozio erano arrivati gli anni terribili della guerra, e poi i cinque figli; ma il necessario in famiglia non è mai mancato. Nel 1954 a Collio, già famosa in Italia per il trampolino, iniziava a girare la cabinovia, una delle prime in Europa, che dal paese portava in Pezzeda: la stazione sciistica dell’Alpe era diventata di moda per tanti bresciani. Amerigo nel 1957 lasciò perdere la legna e aprì lassù il suo conosciutissimo rifugio Pezzeda: i Maggi hanno legato il loro nome alla stazione sciistica, e il figlio Mauro l’ha gestita in proprio negli ultimi anni di attività. Classe 1918, a 60 anni Iole andò in pensione lasciando il posto a Doriano ed Ersilia. I tempi cambiavano, nasceva la grande distribuzione e loro pensando al futuro capirono l’utilità di specializzarsi nei prodotti tipici del territorio, salumi e formaggi, curando insieme qualità e servizio nel negozio attrezzato e continuando a investirci e a impegnarsi, tirando fuori il necessario per crescere i tre figli: due maestri di sci, Debora e Alex, grande atleta nelle giovanili ora all’Ac Brescia come massaggiatore, e Nicola, che fa l’idraulico. Ora lasciano perché, spiega Doriano, è l’ora di godersi insieme un po’ di libertà e i frutti del lavoro. Ma non lasciano il vuoto: il primo maggio una giovane imprenditrice locale alla quale hanno ceduto l’attività tirerà su di nuovo la serranda per iniziare la sua avventura. •

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