La banda del
nickel nella rete
dei carabinieri

L’operazione condotta dai carabinieri di Gardone e di Villa Carcina
L’operazione condotta dai carabinieri di Gardone e di Villa Carcina
L’operazione condotta dai carabinieri di Gardone e di Villa Carcina
L’operazione condotta dai carabinieri di Gardone e di Villa Carcina

Il basista, sfruttando la sua posizione all’interno della ditta, sottraeva ingenti quantità di nickel. Metallo prezioso e facile da piazzare che veniva prima sottratto all’azienda e poi prelevato da due ricettatori, ai quali spettava il compito di monetizzare.

A scoprire il raggiro, dopo una prolungata attività di indagine, sono stati i carabinieri della stazione di Villa Carcina e della Compagnia di Gardone Valtrompia. In manette due italiani di 57 e 45 anni, rispettivamente per furto aggravato continuato e ricettazione di metalli, mentre un 27enne, anche lui di nazionalità italiana, è stato denunciato per ricettazione.

Tutto è partito dalla denuncia effettuata dai titolari di una ditta di Sarezzo, che nel corso degli ultimi mesi aveva riscontato un ammanco di quasi 2600 chili di nickel, per un valore di circa 26.000 euro. Sono stati poi i carabinieri a ricostruire l’accaduto. Il 57enne, dipendente della ditta in questione, dietro cospicuo compenso accantonava periodicamente un certo quantitativo di materiale che poi veniva ritirato dagli altri, che provvedevano a caricarlo a bordo di un furgone per poi rivenderlo.

LO SCORSO fin settimana è scattato il blitz dei carabinieri, che hanno colto in flagranza il 45enne e il 27enne mentre prelevavano 250 chili di nickel, dopo aver consegnato al 57enne quasi 1500 euro in contanti. La refurtiva è stata ovviamente recuperata e consegnata alla ditta, mentre il denaro è stato sequestrato.

I due arresti sono stati convalidati dal Tribunale di Brescia.

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