La Casa Contadina
ha scelto il suo simbolo

La «Trida» scelta per Lodrino
La «Trida» scelta per Lodrino
La «Trida» scelta per Lodrino
La «Trida» scelta per Lodrino

La «Trida» del monteclarense Simone Maffia vince i 5000 euro del bando della Comunità montana di Valle Trompia per la scultura identificativa della Casa Contadina di Lodrino. Sarà la popolare montanara «Trida», semplice bastone in cui venivano inseriti ortogonalmente alcuni chiodi di legno immersa e girata nella «caldera» di rame, ora stilizzata in modernissima struttura astratta alta complessivamente 4,60 metri e collocata nel cortiletto esterno della «Casa Contadina», a segnalarne presenza e significato.

Ricordiamo che alla Casa Contadina si sta realizzando il terzo lotto di lavori per 140.000 euro del progetto «AgriCultura in Valle Trompia» con capofila il Comune di Lodrino e coinvolta la Comunità montana con diversi altri partner, finanziato per 90.000 dalla Regione Lombardia.

Alla fine, facendo sistema anche col vicino Museo etnografico, sarà agibile quasi completato il polo culturale espositivo e multimediale della memoria e attualità dell’ intera filiera agroalimentare della Valle con in testa il formaggio «Nostrano Valtrompia Dop». Un progetto straordinario di recupero della «Casa Contadina» del 1600 su tre piani, all’uscita di Invico, tenacemente portato avanti dal 2008 dall’Amministrazione comunale coi primi fondi europei.

All’interno dell’ultimo intervento in atto la Comunità montana aveva lanciato il bando con 5.000 euro a disposizione per la realizzazione una scultura «simbolo» identificativa. Vi hanno partecipato in quattro ed ha vinto la proposta «Trida» del monteclarense Simone Maffia, classe 1984, scultore artista affermato che giovanissimo nel 2011 fu uno dei 18 studenti vincitori del progetto «Campus Mentis» scelti tra 2000 neolaureati (lui 110/110 in ingegneria edile a Brescia) e premiato a Palazzo Chigi dall’allora presidente Silvio Berlusconi.

La Commissione l’ha scelta «per la felice sintesi formale con cui l’artista, pur attraverso un processo di astrazione, conserva la leggibilità del riferimento al manufatto da cui ha tratto ispirazione, evidenziando così un possibile legame tra modernità e tradizione». Si è aggiunta la motivazione che la proposta interpreta al meglio la relazione con lo spazio all’esterno in cui l’opera sarà inserita. La «Trida» alta complessivamente 4,60 metri è composta da due elementi: un blocco pieno in marmo di Botticino che raffigura la «cagliata», e un tubolare in ferro alto 4 metri, trattato con verniciatura a polvere effetto corten, che rappresenta la «Trida» vera e propria.

Completano l’opera alcuni spezzoni di tubolare collocati sui fianchi del blocco di marmo, a perfezionare l’effetto visivo della «Trida» parzialmente inserita nella cagliata. L’artista ora deve realizzare l’opera: collocazione prevista per fine agosto 2017.E.BER.

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