La lunga festa per i 70 anni dell’Incoronazione

di Edmondo Bertussi
Il santuario della Madonna della Misericordia di BovegnoL’interno del santuario e sull’altare la statua della Madonna
Il santuario della Madonna della Misericordia di BovegnoL’interno del santuario e sull’altare la statua della Madonna
Il santuario della Madonna della Misericordia di BovegnoL’interno del santuario e sull’altare la statua della Madonna
Il santuario della Madonna della Misericordia di BovegnoL’interno del santuario e sull’altare la statua della Madonna

Le celebrazioni per il Ferragosto, intreccio di memoria civica e devozione, quest’anno a Bovegno saranno ancora più particolari. Ricorrono infatti i 70 anni dall’incoronazione della Madonna della Misericordia, raffigurata nel gruppo ligneo opera della bottega d’arte Poisa voluto nel ’48 dal «parroco dei minatori» monsignor Francesco Bertoli. Solitamente sta di casa «nel Santuario di Savenone, eretto in seguito all’apparizione della Madonna il 22 maggio del 1527 alla contadinella Maria Amadini». Era ancora ferita bruciante la strage fascista del 15 agosto del ’44 perpetrata dalla Banda Sorlini con il supporto dei nazisti, con 15 civili trucidati e le case bruciate. Minacciavano di mettere a fuco il paese come a Cevo, il 3 luglio precedente. Composti nella chiesa di Piano i corpi delle vittime, all’alba del giorno dopo il parroco Francesco Bertoli, poi monsignore, corse a Brescia dal vescovo Giacinto Tredici. All’uscita del paese in Predondo fece fermare la macchina: guardando al Santuario si inginocchiò e fece voto di eterno onore e devozione a nome di tutta la popolazione se il paese fosse stato risparmiato. Così avvenne, con l’aiuto del vescovo. Esattamente quattro anni dopo, il 15 agosto del 1948, il voto veniva sciolto, dopo relativo decreto da Roma, con l’incoronazione della Madonna della Misericordia raffigurata nella nuova scultura. Evento preceduto da due anni di lavoro corale dell’intera popolazione, per fare diventare l’intreccio di sentieri in ripida salita un comodo tracciato verso il Santuario e rendere più bello l’edificio religioso. In quel giorno di ferragosto del 1948, lungo il percorso addobbato con festoni e fiori, la statua fu portata dal paese a spalle dai giovani novizi dei carmelitani scalzi. NELLA CHIESA venne incoronata dal cardinale Giovanni Battista Nasalli Rocca, arcivescovo di Bologna inviato pontificio con il vescovo di Brescia Giacinto Tredici e quelli di Trento e Crema. L’evento ebbe un’enorme risonanza. L’intero gruppo ligneo l’altra sera è stato portato dalla chiesa di San Rocco alla parrocchiale di San Giorgio dagli alpini. In San Giorgio oggi sarà onorato dalla festa delle ricorrenze dei matrimoni: tra le coppie ben sei celebreranno le nozze d’oro e una, Valentino Gatta e Maddalena Vivenzi, i 59 anni di unione. Ogni giorno messe e rosari e la sera del 9 la processione alla chiesa di Piano, dove il 15, giorno dell’Assunta, ci sarà la messa solenne. La Madonna tornerà a casa il 17. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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