La storia nel sangue
L’archivista Fausti
abbandona le carte

Alessandro Fausti alle prese con gli archivi parrocchiali

Il suo ottantesimo compleanno, oggi, coincideràò col suo «pensionamento». Alessandro Fausti, storico archivista parrocchiale di Marcheno, ha scelto la ricorrenza della sua nascita per ritirarsi da una attività che aveva iniziato per passione e fare solamente il nonno per la sua amata Albertina e per i cinque nipoti.

Dirigente d’azienda nella vita, la sua passione per la ricerca storica sorprese tutti nel 2007, all’epoca della presentazione dell’albero genealogico dei Fausti, un clan sterminato con diversi rami segnato da comandanti militari e leader religiosi, tra i quali il Beato Giovanni. Lui, racconta, è oggi il più anziano (dal 1500) di tutti quelli appartenenti al suo ramo.

Mise a disposizione la sua opera in cambio di un’offerta a beneficio della parrocchia guidata da don Roberto Zanini, e quest’ultimo gli chiese di riordinare l’archivio della parrocchia. Così iniziò una avventura proseguita con l’attuale parroco don Maurizio Rinaldi. Dopo aver frequentato due corsi organizzati dall’Archivio diocesano ha passato quasi 10 anni a spulciare e riordinare documenti e registri. E.BERT.

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