Lavori utili, in campo i richiedenti asilo

di M.BEN.
Sfalcio dell’erba e pulizia dei marciapiedi tra i possibili lavori
Sfalcio dell’erba e pulizia dei marciapiedi tra i possibili lavori
Sfalcio dell’erba e pulizia dei marciapiedi tra i possibili lavori
Sfalcio dell’erba e pulizia dei marciapiedi tra i possibili lavori

I migranti gestiti dalla cooperativa «Il Mosaico» saranno presto impegnati in lavori di pubblica utilità. Lo prevede la convenzione sottoscritta tra il Comune di Lumezzane e la coop che gestisce 30 richiedenti asilo e rifugiati tramite lo Sprar, il sistema di accoglienza gestito dal ministero. La decisione, presa dalla Giunta, si basa sulla volontà di garantire l’accoglienza pensando contestualmente a interventi che favoriscano il lo positivo inserimento. «Tali attività di pubblica utilità non si configurano né come attività lavorativa, né come progetto occupazionale - si legge nella convenzione - e saranno svolta sul territorio con azioni che possono spaziare dalla cura del verde ad attività di manutenzione di edifici e scuole, dallo spazzamento di strade e marciapiedi all’eventuale supporto in eventi particolari». Le attività, coordinate dal Comune e dalla cooperativa, hanno una duplice finalità: raggiungere lo scopo sociale e di interesse pubblico e consentire ai migranti di acquisire e svolgere un ruolo attivo nella comunità in cui vivono. «I RIFUGIATI saranno inseriti in progetti che non richiedano particolari forme di specializzazione - si precisa nella convenzione - comunque e sempre nel rispetto delle capacità, attitudini, professionalità e intenzioni delle persone coinvolte». L’attività sarà a titolo gratuito. A carico della coop ci sarà la copertura assicurativa contro infortuni e la responsabilità civile per i soggetti coinvolti. Prima di iniziare qualsiasi progetto, i richiedenti asilo sarann informati e formati. Mettere gli ospiti delle cooperative nelle condizioni di poter contribuire alle necessità delle comunità ospitanti è oggetto di dibattito in molti paesi. Quando, per esempio, i cittadini leggono, su quotidiani e notiziari comunali, che le amministrazioni non hanno le risorse economiche per assicurare i tagli dell’erba nei parchi pubblici, scatta la polemica. Quanto fatto a Lumezzane potrebbe essere preso come modello. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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