Tra lavoro e missione
Il «grazie» della Rsa
La Festa del ringraziamento non è una esclusiva del mondo dell’agricoltura. Anche nella struttura per anziani «Le Rondini» di Lumezzane ne hanno appena celebrata una, premiando i dipendenti che hanno raggiunto i 15 e i 20 anni di assunzione e presentando una importante novità: presto, prima in provincia, la Rsa introdurrà un approccio più umano e innovativo, battezzato «gentlecare», nell’assistenza agli ospiti colpiti da demenza senile; e in particolare dall’Alzheimer. Il percorso di formazione interna del personale è già stato avviato.
TORNANDO alla festa, è un evento molto sentito da sempre inserito nel cartellone di «Rondini in festa»: dieci giorni di iniziative novembrine curate dall’Associazione volontari Le Rondini e della Fondazione omonima. La premiazione è stata curata dal presidente Massimo Bossini, dal consigliere Domenico Bonomi, dal sindaco Matteo Zani e dalla direttrice Elena Valentini, e ha riguardato (per i 20 anni) Flauzia Panada, Katia Scaroni, Zenia Negretti, Maria Grazia Jacono Fullone, Silvia Antonini, Alessia Vivenzi, Anna Medda, Barbara Seneci e Mauro Zimelli, da 21 anni direttore sanitario. I «quindicenni» sono invece Laura Pinna, Patrizia Pilloni, Aristide Zorzi, Lucia Venturelli e Vincenza Tortelli.
I numeri dell’istituzione? La Rsa conta 150 utenti fissi nella residenza vera e propria e nella Casa famiglia San Giorgio. Altri 20 persone frequentano invece il Centro diurno. Trenta utenti ricevono poi i servizi di assistenza richiesti dalle famiglie a domicilio. Inoltre tra le 30 e le 40 persone ne usufruiscono con la «misura 4», ovvero grazie ai voucher regionali personali. La casa della terza età valgobbina fattura 5,7 milioni e ha 130 dipendenti (tra i quali 3 medici e 12 infermieri); e fortunatamente, oltre sulle prestazioni di educatori e fisioterapisti, può contare anche sull’opera preziosa e non quantificabile dei volontari. E.BERT.