Ma Lumezzane fa l’apripista: scende in strada un ispettore

di F.ZIZ.
A Lumezzane non vogliono più vedere immagini come questa
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A Lumezzane non vogliono più vedere immagini come questa
A Lumezzane non vogliono più vedere immagini come questa

Che sia «sceriffo», ispettore ecologico o «ranger», come quelli che la Comunità montana vuole lanciare per contrastare l’abbandono dei rifiuti non c’è molta differenza. Si tratta in ogni caso di una o più figure che vigileranno sul conferimento della spazzatura nei cassonetti. E su questo fronte l’ente sovracomunale guarderà con interesse a quanto succederà a Lumezzane. Il ruolo di un ispettore ecologico era stato anticipato già lo scorso ottobre con Aprica, l’azienda che con Asvt gestisce la raccolta dei rifiuti in Valgobbia, ma solo in questi giorni si concluderanno le formalità. Quindi, entro marzo come spiega l’assessore all’Ambiente Roberto Chindamo, Lumezzane, con un lieve costo in più, farà da apripista al resto della valle per testare questa figura di sorveglianza. «L’ispettore si muoverà per tutto il paese un pomeriggio alla settimana per verificare i fuori cassonetto e scovare i furbetti» commenta. In ogni caso, non potrà sanzionare, ma dare segnalazione alla Polizia locale per emettere le multe. Nel frattempo in paese si stanno analizzando i primi effetti positivi di alcune modifiche che l’amministrazione ha voluto apportare al regolamento. Per esempio, l’inversione delle calotte sui cassonetti dell’umido (marrone) e indifferenziato (grigio), ma anche l’intervento degli operatori che con più frequenza sbloccano proprio le cassette in caso di guasto. «Tempo fa avevamo in media quattro segnalazioni al giorno - aggiunge l’assessore - ora poco più di due. Ma è ancora presto per dire di aver trovato la soluzione». Due accorgimenti che hanno anche ridotto (seppur resti alta) la misura dei sacchetti fuori dai cassonetti a 8-9 tonnellate alla settimana rispetto alle 14 dei mesi scorsi e dopo che anche Sarezzo ha dotato i suoi contenitori di calotte portando in Valgobbia i «trasfertisti» dei rifiuti. E ora arriva anche l’ispettore ecologico a fare da ulteriore deterrente insieme alle foto-trappole mobili già piazzate ed entrate in azione da tempo. «Una figura dedicata sarà utile - conclude l’assessore - di certo arriveranno più multe, ma serviranno a fare prevenzione». E magari anche ad alzare la differenziata ora ferma al 66%. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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