Marcheno riscopre ago e filo
«Boom» per l’arte del cucito

Sembra una storia d’altri tempi, e invece la voglia di riscoprire una manualità perduta e la necessità di tagliare le spese causa crisi sta portando sempre più in alto una originale esperienza di Marcheno: la scuola estiva di cucito raccoglie sempre più successo. Accompagnata ancora una volta in queste settimane dalle «elevazioni spirituali» in montagna.

Il paese sta dimostrando che gli oratori continuano a essere un punto di riferimento per giovanissimi e adolescenti; non solo per le diverse modalità di aggregazione e divertimento che sanno offrire, ma anche, appunto, per i momenti formativi che propongono per l’intero periodo che va dalla fine della scuola alle ferie ferragostane, rivelandosi un grande aiuto per i genitori al lavoro.

A Marcheno da diversi anni, grazie all’iniziativa della piccola comunità di tre suore dorotee presenti in parrocchia e a un gruppo di mamme e non animatrici entusiaste, oltre al Grest (200 tra ragazzi e animatori impegnati), al campo estivo al mare a Senigallia, alla Follest (con gite e scampagnate) per gli adolescenti, nei locali dell’oratorio tiene banco uno straordinario corso di cucito per le ragazze sempre più affollato e richiesto. Quest’anno sono state ben settanta le iscritte, distribuite tra prima elementare e terza media.

Con le 6 animatrici, le tredici signore insegnanti e le tre suore fanno quasi cento persone impegnate per quasi tre settimane in cucito, ricamo, laboratori di disegno, pittura e momenti di allegria con giochi, canti e balletti. Senza dimenticare le gite. E per finire la grande festa nell’oratorio con i genitori segnata dall’esposizione della mostra dei lavori delle allieve.

E le «elevazioni spirituali»? Si è trattato di percorsi in montagna per adulti e famiglie col parroco don Maurizio Rinaldi capaci di fondere l’escursionismo a momenti di riflessione: l’ultima è avvenuta alla vigilia del Ferragosto al Muffetto. B.BERT.

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