Milioni di euro in fumo nell’incendio della «Sil»

L’interno del capannone della Sil divorato dal fuocoLe fiamme che giovedì sera hanno avvolto la Sil di Lumezzane causando ingenti danni
L’interno del capannone della Sil divorato dal fuocoLe fiamme che giovedì sera hanno avvolto la Sil di Lumezzane causando ingenti danni
L’interno del capannone della Sil divorato dal fuocoLe fiamme che giovedì sera hanno avvolto la Sil di Lumezzane causando ingenti danni
L’interno del capannone della Sil divorato dal fuocoLe fiamme che giovedì sera hanno avvolto la Sil di Lumezzane causando ingenti danni

Fabio Zizzo Per tutta la notte di giovedì e fino alle 11 di ieri mattina, diciannove squadre dei vigili del fuoco del distaccamento locale e da tutta la provincia si sono alternate in via Ruca, nella zona industriale di Lumezzane, per spegnere il devastante incendio divampato all’interno del capannone C, quello di più recente costruzione, della Sil, la Industrie Saleri Italo. NELLA SEDE dell’azienda valgobbina, che è disposta su tre piani, sono impiegati fino a 100 addetti al giorno divisi su due turni tra il magazzino e il reparto spedizioni. Il rogo, scoppiato per cause ancora da accertare, è partito proprio dal deposito dove erano stipati imballaggi di cartone e polistirolo, plastiche e alluminio, provocando danni per milioni di euro. Per fortuna tutti i lavoratori impegnati in quel momento sono riusciti a mettersi in salvo, ma hanno visto danneggiate alcune loro auto parcheggiate nell’area di sosta terrazzata del capannone. IERI MATTINA, subito dopo aver debellato il rogo, i vigili del fuoco si sono occupati dello smassamento delle macerie e avviato la bonifica, certificando oltre 5 mila metri quadrati di stabile, sui 10 mila totali, andati in fumo. Ma la loro azione contro i focolai è proseguita anche nella notte, mentre stamattina svolgeranno una verifica sulla struttura. Sul posto anche i carabinieri del Nucleo Investigativo di Brescia, che hanno ricevuto la relazione degli operatori antincendio per capire le cause. Tutte le ipotesi sono al vaglio e pare difficile sia stato doloso. Nelle stesse ore la situazione è tornata alla relativa normalità, con la strada principale rianimata dal viavai dei mezzi pesanti. Ieri pomeriggio sono giunti sul luogo anche i tecnici dell’Agenzia di Tutela della Salute di Brescia (Ats) per raccogliere i rilievi su cosa possa essere successo e capire le eventuali conseguenze sulla salute dei cittadini. A diverse ore di distanza, infatti, era ancora visibile una colonna di fumo uscire dal tetto. Quella condotta dalle squadre dei vigili del fuoco, guidate da Giovanni Russo con la Protezione civile, è stata una vera e propria corsa contro il tempo per circoscrivere il devastante incendio, usando anche autocisterne di acqua, ed evitare che raggiungesse altre aziende vicine. Una battaglia faticosa e impegnativa, tra fiamme altissime e fumo denso. UN’IMMAGINE drammatica e indelebile che resterà nei ricordi dei numerosi valgobbini che si sono precipitati sul posto, affranti da un disastro che a Lumezzane non si era mai vista prima in queste proporzioni. Un’intera comunità rappresentata anche dal sindaco Matteo Zani, dal vice Rudi Saleri - che lavora proprio alla Sil - e dagli assessori Stefano Gabanetti e Roberto Chindamo. «Vorrei ringraziare a nome del paese i nostri volontari dei vigili del fuoco, i due gruppi di Protezione civile e i carabinieri in congedo che per tutta la notte si sono alternati», le parole di Zani. E il Rugby Lumezzane, per i timori sulla qualità dell’aria, comunque smentiti dalle analisi dell’Arpa, ha deciso di sospendere gli allenamenti di ieri per i giovanissimi al Rossaghe e al Villaggio Gnutti, destinando gli altri sui campi di Villa Carcina, dove oggi si giocherà il derby con il Botticino. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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