Parrocchiale, scatta il «lifting»
Sotto i ferri il tetto e la facciata

di Edmondo Bertussi
La parrocchiale dei santi Pietro e Paolo: già iniziato il restauro
La parrocchiale dei santi Pietro e Paolo: già iniziato il restauro
La parrocchiale dei santi Pietro e Paolo: già iniziato il restauro
La parrocchiale dei santi Pietro e Paolo: già iniziato il restauro

A Marcheno l’innalzamento l’altro giorno delle impalcature sul fianco della parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, edificio riconsacrato dopo il suo ampliamento il 25 agosto del 1685 ma con alle spalle storia di altri secoli, è stato il segnale visivo che sono cominciati i lavori: importanti per importo e anche urgenza perché riguardano l’intera copertura e la facciata.

UN INTERVENTO di restauro e di risanamento da 200mila euro circa che il parroco don Maurizio Rinaldi e il consiglio parrocchiale per gli affari economici hanno deciso anche per non mettere a rischio gli imponenti lavori di restauro completo dell’interno durati 15 anni, finiti nel 2012, avviati dal parroco precedente don Roberto Zanini e completati dell’attuale, che hanno richiesto quasi un milione di euro. Si era partiti con pavimento e riscaldamento per finire con l’organo, tutte le decorazioni interne, la sistemazione degli altari e il restauro dei banchi.

Come rilevato dalle ispezioni dell’architetto Anna Rizzinelli, i tetti, parte del manto di copertura e alcune lattonerie avevano bisogno di un improrogabile intervento di impermeabilizzazione localizzato su alcuni punti della copertura e delle murature esposte a tetto dalle quali filtra acqua piovana che finisce per deteriorare gli intonaci di facciata e non solo.

Il deterioramento della facciata è solo uno dei visibili danni delle infiltrazioni. Colpa del tetto centrale che non tiene più l’acqua: tegole sbriciolate, mancanza di protezioni e filtri, carcasse di piccoli animali e sporcizia. Risultato: gli elementi di protezione fermano l’acqua che filtra imbevendo la facciata con caduta di intonaci e materiale. Da qui l’urgenza di sistemare la copertura centrale del tetto. Dopo tutto un percorso di valutazione fatto con la Soprintendenza con relative prescrizioni, ottenute le necessarie autorizzazioni, il Consiglio ha ascoltato la relazione finale della Rizzinelli e deciso sulla base dei preventivi, dando precedenza alle ditte locali.

SI È STABILITO un piano di lavori che, come da autorizzazioni, può essere spalmato, sistemato il problema principale del tetto centrale, nel tempo da uno a tre anni, con possibilità di proroga di altri due anni. La parrocchia (che da pochi giorni con la Polisportiva Oratorio ha inaugurato il nuovo blocco servizi), ha immediatamente disponibili circa 85.000 euro offerti da parrocchiani che desiderano restare anonimi. Confidando come sempre nella generosità di tutti, si è deciso di procedere con un primo lotto di lavori, i più urgenti, in pratica tetto centrale e facciata, per 120.000 euro. Nei giorni scorsi c’è stata l’ispezione finale di don Giampietro Girelli, responsabile in Curia del settore, e i lavori sono iniziati, affidati alla ditta Di Giorgi di Marcheno.

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