Piccole mani per confezionare la solidarietà

di Marco Benasseni
Foto di gruppo per i bambini che a Cogozzo sono scesi in campo per aiutare i loro coetanei del Sud SudanIl confenzionamento dei pasti a base di riso Alla fine sono state 11.500 le porzioni preparate
Foto di gruppo per i bambini che a Cogozzo sono scesi in campo per aiutare i loro coetanei del Sud SudanIl confenzionamento dei pasti a base di riso Alla fine sono state 11.500 le porzioni preparate
Foto di gruppo per i bambini che a Cogozzo sono scesi in campo per aiutare i loro coetanei del Sud SudanIl confenzionamento dei pasti a base di riso Alla fine sono state 11.500 le porzioni preparate
Foto di gruppo per i bambini che a Cogozzo sono scesi in campo per aiutare i loro coetanei del Sud SudanIl confenzionamento dei pasti a base di riso Alla fine sono state 11.500 le porzioni preparate

I bambini di Cogozzo, frazione di Villa Carcina, sono passati dalle parole ai pasti. È stato un pomeriggio all’insegna della solidarietà quello che la comunità del paese della Valtrompia ha trascorso in oratorio lo scorso sabato. L’INIZIATIVA. In occasione della festa patronale, è stata infatti organizzata una sfida solidale, un pomeriggio all’insegna del divertimento e finalizzato a una buona causa: il confezionamento di pasti da inviare ai coetanei e alle famiglie più bisognose della diocesi di Rumbek, in Sud Sudan, uno dei paesi più poveri al mondo. L’oratorio San Domenico Savio ha fatto quindi da cornice a un sana competizione dettata solo dall’entusiasmo, dalla voglia contagiosa di fare del bene e da una specifica suddivisione dei ruoli: chi incaricato di gestire le porzioni di riso, chi di aggiungere la soia o le verdure; altri impegnati nel controllo del peso di ogni confezione e nella sigillatura delle buste. Una catena di montaggio umana e intergenerazionale che insieme ha superato il risultato previsto. Al suono del gong i 75 volontari presenti (45 bambini e 30 adulti) si sono posizionati attorno ai tavoli assegnati e hanno prestato braccia, gambe e cuore per confezionare i pasti destinati alle popolazioni povere del mondo. In poco più di un’ora l’impegno di grandi e piccini si è concretizzato nella bellezza di 11.500 porzioni di cibo, imbustate e confezionate in 52 pacchi che ora sono pronti per essere inviati in Sud Sudan e sostenere 37 bambini con un pasto al giorno per un anno, a contrasto dell’emergenza fame che sta attanagliando la nazione africana. «LE IDEE GRANDI nascono da fatti piccoli - ha ricordato il parroco don Fausto Gnutti - siamo riusciti a raggiungere un obiettivo che sulla carta sembrava davvero improponibile, mentre i bambini, protagonisti di questa giornata, ci insegnano che niente è impossibile, che la fame si può vincere giocando e facendo squadra per il bene chi ha bisogno del nostro aiuto». LA SQUADRA. L’iniziativa, che rientra in quelle pensate e attivate nell’ambito del progetto «A ciascuno il suo pasto», è stata promossa dalla Fondazione Cesar di Concesio, che da 20 anni è impegnata nell’aiutare un’area particolarmente disagiata dell’Africa, martoriata da carestie, conflitti etnici e scontri tra varie fazioni politiche. Alla giornata di Cogozzo hanno collaborato Rise Against Hunger, organizzazione internazionale in prima fila nella lotta contro la fame e la povertà, e ovviamente la parrocchia di Sant’Antonio Abate di Cogozzo di Villa Carcina. Proprio grazie alla collaborazione con Rise Against Hunger, lo scorso anno sono stati inviati in Sud Sudan 145.000 pasti. L’obiettivo del 2019 è quello di raddoppiare la quantità di cibo confezionato per estendere gli aiuti umanitari a più bambini, famiglie e villaggi. La giornata di sabato si è conclusa con un appello: chi fosse interessato a sostenere il progetto e a partecipare alle giornate organizzate per il confezionamento dei pasti, può contattare la Fondazione Cesar allo 030 2180654 o scrivere a info@fondazionecesar.org. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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