Piove dal soffitto delle elementari: è subito polemica

di Marco Benasseni

Scuole di nuovo nella bufera a Concesio. Le lamentele dei genitori in merito alle perdite del tetto dell’elementare di Ca de Bosio, hanno risollevato la questione delle manutenzioni, già oggetto del rovente Consiglio comunale di qualche settimana fa. «IL TETTO COLABRODO delle scuole elementari ci ha portato a fare alcune considerazioni - attacca il consigliere di minoranza Matteo Micheli - Un problema già sollevato lo scorso anno, ma per il quale non si è ancora fatto nulla. La mala gestione dei soldi pubblici non permette all’Amministrazione di fare una giusta pianificazione degli interventi, nemmeno quando si tratta di 20mila euro. Per sistemare la copertura bisogna infatti aspettare che entrino degli oneri di urbanizzazione, senza di quelli è tutto fermo». Il gruppo di opposizione «Concesio in testa» non mette in dubbio che l’intervento si farà, ma denuncia una problematica di fondo: la mancanza di un piano strategico (oltre che di denaro) per gestire il patrimonio immobiliare del Comune. «Per sistemare le infiltrazioni è stato preventivato un intervento da 20 mila euro - ribatte l’assessore ai Lavori Pubblici Giampietro Belleri - che sarebbero dovuti entrare lo scorso anni grazie agli oneri di urbanizzazione. Abbiamo poi avuto un ritardo nelle trattative con il privato, ma il prossimo mese la questione verrà chiusa e potremo intervenire. Anzi, lo farà direttamente il privato a scomputo di oneri per permettere al Comune di risparmiare l’Iva». Insomma: il problema sarà risolto a breve, come preventivato, ma questo non basta per placare l’opposizione. «Invece di razionalizzare il patrimonio immobiliare di cui era impossesso, il Comune ha scelto di acquistare Villa Carla, 900 mila euro, e Casa Reggia, altri 800 mila, a oggi entrambe inutilizzate - precisano dalla minoranza - Manca una visione globale per ragionare sulle reali necessità del paese e della gente». Per queste ragioni la lista «Concesio in testa» vuole preparare un report sugli immobili comunali, presentando una proposta per sanare i conti pubblici attraverso riqualificazioni, dismissioni e razionalizzazioni del patrimonio per reperire risorse da destinare alle questioni irrisolte, «che non possono più attendere». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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