Piromani, altri due raid
Volontari in ginocchio

I criminali del fuoco hanno deciso di rendersi ancora più odiosi, e negli ultimi giorni ci sono riusciti con le loro «imprese» da vigliacchi in alta Valtrompia appiccando roghi a Malga Confine di Irma e a Savenone, sopra il santuario di Bovegno. Piccoli ma pericolosissimi perché accesi direttamente nel bosco.

Sono passati poco più di due mesi dall’ultimo devastante fuoco che a gennaio ha cancellato 200 ettari sopra Collio trasformando in una gigantesca macchia nera il paesaggio dal Muffetto al Maniva che ora, con le rare macchie di neve, offre un contrasto ancora più triste. Appena sotto pascoli, sottobosco e bosco sono asciutti: un’esca perfetta per i piromani. Hanno iniziato a Irma sabato scorso, e l’allarme è stato lanciato dal sindaco Mauro Bertelli che ha allertato i carabinieri forestali e la squadra antincendio locale, poi supportata da quelle di Marmentino e Irma. Con la notte l’incendio è stato domato, ma ha mandato in fumo quattro ettari; uno di abetaia.

A Savenone le fiamme sono state appiccate martedì pomeriggio in un bosco privato: segnalato ai vigili e prontamente domato dalla squadra antincendio di Bovegno ha incenerito circa un ettaro di ceduo. Il fatto che sia successo in un fondo privato rappresenta un caso particolare che, a detta dei residenti, moltiplica le ipotesi sulle motivazioni. I carabinieri forestali stanno facendo indagini, ma non c’è alcun dubbio sul dolo.

Amari i commenti dei volontari dopo che apparentemente le riunioni di sindaci e autorità e le sollecitazioni del prefetto non hanno avuto risultati: «E se facessimo sciopero noi di fronte allo sciopero delle istituzioni?» buttava lì ieri un caposquadra. E.BERT.

Suggerimenti