Poche ore prima dell’udienza cerca di di togliersi la vita per due volte in carcere

di M.P.
Rinviato ieri mattina in tribunale il processo per il tentato omicidio
Rinviato ieri mattina in tribunale il processo per il tentato omicidio
Rinviato ieri mattina in tribunale il processo per il tentato omicidio
Rinviato ieri mattina in tribunale il processo per il tentato omicidio

Il processo è stato aggiornato al 3 aprile prossimo. In quella data con ogni probabilità si concluderà il processo nei confronti di un 43enne accusato di tentato omicidio, avvenuto a Nave, nei confronti di un 47enne. Ma a prescindere dagli sviluppi della vicenda giudiziaria, ciò che al momento maggiormente colpisce è la ragione del rinvio: l’imputato ha cercato di togliersi la vita due volte nel giro di altrettanti giorni. La prima è successo due giorni fa, alla vigilia dell’udienza. Poi, nuovamente, ieri mattina. Per questo il presidente Roberto Spanò ha aggiornato l’udienza al 3 aprile. La vicenda al centro del processo risale al 6 febbraio 2018. La vittima e l’imputato s’incontrarono nell’appartamento del primo, in centro a Nave. I due iniziarono a discutere fino a quando non spuntò il coltello, estratto dal più giovane che colpì più volte il 47enne. Ferite alle gambe e in modo più lieve al torace che portarono al ricovero in codice giallo all’Ospedale Civile di Brescia. Delle indagini si occuparono i carabinieri della compagnia di Gardone Valtrompia e della stazione di Nave. Nel giro di poche settimane gli investigatori risalirono al 43enne che venne arrestato con pesanti accuse: tentato omicidio, porto di armi o oggetti atti a offendere e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale. Il ferito, nel frattempo, era stato dimesso con una prognosi di 30 giorni dopo che gli erano state suturate le ferite. NELLA PRECEDENTE udienza l’accusa ha chiesto che l’imputato venga condannato a cinque anni di reclusione per tentato omicidio. La difesa, rappresentata dall’avvocato Stefano Paloschi ha chiesto di derubricare il tentato omicidio in lesioni aggravate. L’imputato è stato riconosciuto seminfermo di mente e attualmente si trova nel carcere di Pavia. Ieri prima del tentativo di suicidio, pur manifestando la volontà di voler prendere parte all’udienza, è apparso emotivamente instabile. Poi il tentativo di suicidio.

Suggerimenti