Prima uscita soft con le ciaspole:
la meta è cima di Castel dell’Asino

Sullo sfondo i monti del Benaco
Sullo sfondo i monti del Benaco
Sullo sfondo i monti del Benaco
Sullo sfondo i monti del Benaco

Una bella ciaspolata breve e non impegnativa per iniziare la stagione sulla neve. Meta il Castel dell'Asino e il Castel della Pena, due modeste, ma panoramiche elevazioni tra Marmentino e il solco della Valle Trompia. Una dorsale dove la neve resta poco per cui l'occasione è andarci subito dopo una nevicata. Sino al Castel dell'Asino la gita è adatta anche chi vuol prendere confidenza con le ciaspole.

Si parte da Marmentino Dosso parcheggiando vicino al Passo del Santellone, davanti al Municipio. Partono da qui le segnalazioni del sentiero estivo (freccia per Monte Pena). Si sale tra alcune case; si passa davanti alla Scuola materna e si esce dal paese continuando su una stradina innevata che sale nel rado bosco e si porta sul versante settentrionale del Castel dell'Asino.

Si continua sino ad un bivio dove dalla neve affiora un paletto segnaletico (ancora freccia per Monte Pena) e si sale a sinistra raggiungendo il panoramico crinale. Lo si segue verso destra seguendo la linea spartiacque o poco sotto a seconda della neve; si supera un roccolo e si raggiunge la vetta del Castel dell'Asino, punto più elevato dell'escursione.

Si continua lungo il crinale che, più avanti, scende, con alcuni tratti ripidi, sino alla larga sella tra Castel dell'Asino e il Castel della Pena. A seconda della neve può essere a volte più conveniente scendere dal Castel dell'Asino verso Nord e raggiungere la traccia del sentiero estivo seguendo il quale, a mezzacosta, si raggiunge la citata larga sella.

Dalla sella si segue la dorsale e si arriva ai piedi della sommità del Castel della Pena. Un'ultima salita ripida (potrebbero essere utili i ramponi in caso di neve dura) e si raggiunge la croce gialla della vetta posizionata nel 1989 dagli Amici di Cimmo. Fantastico il panorama sul Monte Ario e sulla catena dolomitica del Monte Palo e della Corna di Savallo, il Monte Gugliemo con la sua massiccia mole svetta contro il cielo di fronte a noi; in basso corre il solco della Val Trompia chiuso a nordovest dalla lunga catena che va Dal Monte Muffetto al Monte Crestoso passando per i Corni del Diavolo; poi ecco ad oriente le montagne del Benaco tra le quali si riconoscono i profili del Pizzoccolo e dello Spino e, verso mezzogiorno, al di là della pianura, spesso coperta dalla nebbia, gli Appennini.(Prossimo itinerario il 15 dicembre)

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