Raddoppiano i ponti sul Mella
A giorni apre il nuovo cantiere

di Edmondo Bertussi
Il rendering del nuovo ponte sul Mella collocato a ridosso dell’esistente che risale a metà ’800
Il rendering del nuovo ponte sul Mella collocato a ridosso dell’esistente che risale a metà ’800
Il rendering del nuovo ponte sul Mella collocato a ridosso dell’esistente che risale a metà ’800
Il rendering del nuovo ponte sul Mella collocato a ridosso dell’esistente che risale a metà ’800

Lo storico ponte ad una arcata possente in pietra inaugurato, alle ore 17 del 23 agosto 1852 (così annota al tempo Omobono Piotti nel suo libretto Comune e Parrocchia di Marcheno) che in centro paese scavalca il Mella sboccando sul sagrato della parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, entro l’estate avrà un gemello.

ALLORA SOSTITUÌ quello spazzato via dalla terribile alluvione del 1850 che aveva diviso in due l’abitato. Ora vuol risolvere, garantendo sicurezza a tutti, i complessi problemi di traffico, intenso specie di giorno, originati dallo sviluppo del paese oltre il fiume verso via Parte e Brozzo. I lavori inizieranno entro metà giugno.

Il progetto è stato presentato l’altra sera nella sala consigliare dal sindaco Diego Bertussi con l’assessore Roberto Gitti e a fianco il nuovo tecnico comunale Donatella Paterlini al suo esordio pubblico. La gara d’appalto, con base d’asta di 203.000 euro è stata vinta dalla ditta G.M Costruzioni di Trenzano con ribasso del 21,5% che porta il costo a 170.000 euro. L’intervento gode di un finanziamento regionale di 148.000 euro all’interno dei fondi al Distretto attrattività turistica con capofila la Comunità montana.

Lo ha illustrato Carlo Piotti dell’omonimo studio associato suo estensore. Dopo una breve storia, compreso l’intervento di messa in sicurezza del 1991 e la passerella pedonale in ferro affiancata nel 1994, ha chiarito, prima di entrare nei dettagli, che la soluzione tecnica è stata di fatto imposta dalla Soprintendenza per conservare la «visibilità» del ponte storico, edificio di pregio per la legge del 2004. Lungo 20 metri, largo 5,10, carreggiata 3,50 con marciapiede di 1 metro in pratica, guardando dal sagrato verso la provinciale, inizia affiancato al primo progressivamente divaricando di circa sette metri verso nord fino all’ingresso sulla ex statale. Il vecchio verrà utilizzato a senso unico da chi va verso la Chiesa e poi oltre. Quello nuovo, sarà utilizzato in senso contrario dal sagrato alla provinciale: una soluzione che, il tecnico ha affermato decisamente, garantirà sicurezza a tutti, realizzata con «medesime fattezze dell’esistente nel suo aspetto cromatico, ambientale ed antropologico». In pratica rispetto alla situazione attuale, oltre ai due sensi automobilistici separati, i pedoni, che già arrivano dalla provinciale al sagrato sulla passerella loro riservata per attraversalo verso la chiesa, uscendo da questa, senza riattraversare il sagrato, avranno il marciapiede che percorso il ponte andrà a congiungersi con quello che fiancheggia in continuo tutta la provinciale verso nord e sud. Dal dibattito, preso atto della scelta ormai fatta dalla amministrazione, è venuta la raccomandazione di apportare tutte le migliorie ancora possibili all’intervento.

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