Raffica di furti a Sarezzo:
in azione veri professionisti

I ladri hanno nuovamente preso di mira le case di Sarezzo, colpendo in particolare quartieri isolati per poter colpire con tranquillità.

Dopo la serie di colpi avvenuta a Villa Carcina lo scorso anno, ora l’interesse dei ladri sembra essersi spostato nel paese confinante: principalmente in Valle di Sarezzo, però qualcosa pare essere successo anche a Ponte Zanano.

Le prime segnalazioni sono arrivate lo scorso mese, ma nella notte i topi d’appartamento sono tornati in azione nella zona alta della Valle di Sarezzo in via 1850.

Lo fa sapere Sergio Piccini, ex gestore del chiosco e dell’area verde Campei, tramite un post pubblicato su Facebook per allertare i cittadini. Gli ultimi episodi pare si siano verificati poco prima della mezzanotte di venerdì sera. Non si conosce l’entità dei danni, ma si parla di una possibile banda di professionisti, non certo ladruncoli improvvisati.

Le notizie sono state fornite direttamente dai residenti di via 1850. Una donna racconta di avere visto un’auto di colore nocciola chiaro sfrecciare a tutta velocità qualche minuto prima della mezzanotte di venerdì, ma non si puoi sapere se fosse il veicolo usato dei malviventi. Qualcuno parla di intrusioni avvenute nel pomeriggio passando dalla porta principale aperta con passepartout universali, altri denunciano predoni che salgano senza problemi dalle grondaie per poi intrufolarsi in casa passando dalle finestre dei primi piani.

«La cosa curiosa è che nella parte alta della Valle di Sarezzo ci sono moltissimi cani, ma questi non hanno sentito nulla - spiega Piccini -. Anzi pare che i ladri utilizzino odori deterrenti o ultrasuoni che tengono lontani gli animali».

I residenti e lo stesso Piccini, che proprio in quella strada lavora nella redazione di Radio Rete 5, puntano il dito contro la mancanza di sistemi di videosorveglianza: «A tutt’oggi non vi è una telecamera che protegga il quartiere - commenta Piccini tramite un post -. Nonostante la richiesta giunta dai cittadini negli anni scorsi, il quartiere resta scoperto e ancora una volta a pagarne le spese sono i residenti che devono fare i conti con una microcriminalità crescente». M.BEN.

Suggerimenti