Sì alla donazione degli organi:
batte forte il cuore di Concesio

di Marco Benasseni
Il consenso all’espianto degli organi è volontario e libero: basta recarsi in municipio o in una sede Aido
Il consenso all’espianto degli organi è volontario e libero: basta recarsi in municipio o in una sede Aido
Il consenso all’espianto degli organi è volontario e libero: basta recarsi in municipio o in una sede Aido
Il consenso all’espianto degli organi è volontario e libero: basta recarsi in municipio o in una sede Aido

La campagna è iniziata un paio di anni fa e i risultati sono più che incoraggianti. Non solo in provincia di Brescia, dove sono state più di 55mila le adesioni, ma anche in Valtrompia. Con numeri in crescita in tutti i comuni che hanno aderito stando ai dati diffusi dall’Aido e che riguardano il sì alla donazione degli organi al momento del rinnovo della carta d’identità. Una scelta consapevole, non un obbligo. Quando ci si presenta allo sportello dell’anagrafe, si viene invitati a leggere un volantino informativo e quindi si può decidere cosa fare in completa autonomia.

NUMERI E RISULTATI. L’atteggiamento dei comuni è a macchia di leopardo: alcuni sono più neutrali e si limitano a invitare semplicemente a leggere l’informativa, altri, invece, si mettono a completa disposizione dell’utente. A Concesio, dove si è registrato un vero e proprio boom di nuovi iscritti, sono stati raccolti la bellezza di 982 consensi e solo 5 opposizioni, mentre i lumezzanesi sembrano i più restii a donare i propri organi: al 5 settembre (data dell’ultimo report) ci sono state 420 adesioni e 148 opposizioni. A Sarezzo e Villa Carcina, che hanno deciso da poco di partecipare alla campagna, ci sono state rispettivamente 57 e 51 adesioni; 138 a Collebeato, che ha aderito da poco, 31 a Marcheno, 465 a Nave (a fronte di 143 no), 18 a Bovezzo e 6 a Polaveno, che a loro volta hanno aderito da poco; 55mila i potenziali donatori in tutta la provincia di Brescia. «Siamo molto soddisfatti di questo progetto che nel giro di un paio d’anni ci ha aiutato a raccogliere in tutta la provincia quasi 18mila consensi - spiega Lino Lovo, vice presidente vicario di Aido - In alcuni paesi siamo partiti da poco e confidiamo di andare a regime entro la fine del prossimo anno. La strada è comunque quella giusta. I risultati stanno arrivando». Oltre a quelli immediati, per i responsabili c’è da tenere conto di quelli a lungo termine.

«Con Una scelta in Comune - precisano dagli uffici Aido - in una decina di anni metteremo tutti nella condizione di interrogarsi e decidere».

Nel frattempo vengono confermate ai comuni che non hanno ancora aderito al progetto l’assistenza e la formazione per gli addetti all’anagrafe che sono il primo canale informativo per i cittadini.

Per i donatori non esistono precisi limiti di età: le cornee e il fegato possono essere prelevati anche da persone di età superiore agli 80 anni. Per tutelare il ricevente, l’unico requisito è che l’organo da trapiantare sia sano. Tra l’altro è possibile cambiare la propria volontà in ogni momento.

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