Sant’Antonio Abate
A Graticelle la festa
tra fede e tradizioni

La statua di Sant’Antonio Abate portata in processione a Graticelle
La statua di Sant’Antonio Abate portata in processione a Graticelle
La statua di Sant’Antonio Abate portata in processione a Graticelle
La statua di Sant’Antonio Abate portata in processione a Graticelle

Ghiaccio e temperature rigide (-11 ieri mattina) non hanno raffreddato la devozione e la generosità dei bovegnesi di Graticelle nella secolare festa di Sant’Antonio Abate («dèl porsèl»), protettore di cristiani e animali da disgrazie, dal fuoco e dalle malattie.

Nonostante il giorno feriale erano davvero in tanti ieri tra residenti e paesani di ritorno. La novità di quest’anno voluta da don Vitton Mea era la processione alla chiesetta dedicata a Sant’Antonio con la statua che durante l’anno sta nella santella all’ingresso del paese. Tolto da lì, in terra con il suo maialino ai piedi tra labari e gagliardetti con il gonfalone del Comune e il sindaco Manolo Rossini, era davvero il santo viandante verso monti e cascine da benedire e proteggere. Durante la messa e il tradizionale bacio della reliquia, momento particolare è stato il ricordo tra i defunti dello scorso anno di Ferdinando Contessa, animatore della festa con il gruppo Amici di Sant’Antonio. Poi l’asta dei beni della terra offerti dalle famiglie nella tradizionale questua, con battitore per tradizione secolare il parroco. Tutto esaurito con ben 41 lotti e bella offerta per la parrocchia.E.BER.

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