Sarezzo, eccellenze e bio:
«I Magli» sono da gustare

Il museo «I Magli» di Sarezzo BATCH

Ai Magli di Sarezzo il «Tamì» dei fratelli Mauro e Michele Lazzari, che hanno fatto della loro trattoria a Collio un rifugio per buongustai, rilancia con una serata speciale all’insegna dei prodotti e della gastronomia d’eccellenza dell’alta valle, coinvolgendo anche il Comune. Il tutto con uno scopo anche benefico: una parte del ricavato andrà all’associazione Cittadini Quartiere del Gobbia.

È il terzo appuntamento dopo quelli alla miniera Sant’Aloisio e al Forno Fusorio, che i due fratelli innamorati del loro territorio organizzano.

ALLA BASE la filosofia che ne sorregge tutta l’attività: non grandi numeri ma grande qualità dei piatti, con ingredienti selezionatissimi e tra i primi quelli locali di monte. Senza dimenticare la cultura secolare contadina e mineraria, che li ha prodotti. «Per questo - spiega Mauro - si continua a Sarezzo un percorso logico e coerente di discesa nella Valle del Ferro: dopo le serate nella Miniera di Collio e nel Forno Fusorio di Tavernole, si arriva al naturale approdo dei Magli di Sarezzo». Con la loro storia di fatica e lavoro secolare, con intatto e visibile il complesso attivo fino al 1984, con gli spazi dedicati ai locali didattici e al sito museale della Comunità Montana. L’appuntamento è per venerdì 13 ai Magli. La cena allestita comincia con aperitivi e assaggi della tradizione, tra i quali salame nostrano, formagella di Collio, Nostrano Valtrompia, fino alla crema di zucca e puina di malga, alle tartare, scamorza, frittatine di erbette di montagna.

Al tavolo poi la fantasia dei Tamì: dall’ovetto bio al tartufo nero, al mantecato con formagella di Collio. Pochi i posti e sicuro il tutto esaurito. Per informazioni chiamare Mauro: 335 6846358.E.BER.

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