Scacco matto all’incubo cromo
Il depuratore da sogno a realtà

di Marco Benasseni
Un impianto per la depurazione dell’acqua che neutralizza il pericoloso cromo esavalente
Un impianto per la depurazione dell’acqua che neutralizza il pericoloso cromo esavalente
Un impianto per la depurazione dell’acqua che neutralizza il pericoloso cromo esavalente
Un impianto per la depurazione dell’acqua che neutralizza il pericoloso cromo esavalente

Il cromo esavalente che minaccia le falde acquifere di Brescia e provincia è stato al centro di incontri e dibattiti anche a Concesio, ma grazie all’intervento di A2A la situazione è in progressivo miglioramento. L’azienda sta già depurando l’acqua della città e nei prossimi mesi verrà costruito anche a Concesio un impianto per il trattamento. La conferma è arrivata durante l’ultimo Consiglio comunale, nel quale è stato approvato il progetto per la realizzazione dell’impianto di «potabilizzazione ai fini del miglioramento degli standard relativi al parametro del cromo esavalente nell’acqua».

IL PROGETTO ha avuto il parere favorevole della Commissione paesaggio, dell’Agenzia interregionale per il Fiume Po e della Soprintendenza.

Quest’ultima ha posto particolare attenzione per l’inserimento dell’impianto nel contesto urbano, optando per un’innovativa messa in evidenza dell’installazione tecnologica al posto di una sua mascheratura.

L’impianto sarà totalmente telecontrollato, avrà una potenzialità di trattamento pari a 90 litri al secondo e si svilupperà su una linea acqua e una linea fanghi per raccoglie le acque di controlavaggio. Il procedimento che sarà adottato è quello già annunciato da tempo: nei pozzi del gestore verrà aggiunto solfato ferroso, in grado di trasformare il cromo VI in cromo III, che poi verrà filtrato con carboni attivi.

L’impianto, identico a quello di Bescia, sarà posizionato all’interno di un’area messa a disposizione dal Comune di Concesio, interamente recintata e situata lungo via Mazzini. «L’acqua potabile immessa nella rete idrica del Comune di Concesio proviene per circa il 60% dai tre pozzi comunali - due in via Mazzini e uno in via Segheria - e il 40% dalla fonte di Cogozzo e dalla rete idrica di Brescia - spiega Giampietro Belleri, assessore all’Ambiente e Lavori Pubblici - La realizzazione di questo impianto consentirà di abbassare i valori di cromo esavalente sotto i 2 microgrammi/litro, per cui migliorerà la qualità dell’acqua, già potabile, distribuita dalla nostra rete idrica».

I LAVORI inizieranno entro la fine dell’anno, per poi proseguire per 11 mesi: 5 per il cantiere vero e proprio e circa 180 giorni per la fase di avviamento. Il Comune di Concesio, per ora unico in Valtrompia, ha quindi trovato il modo di porre fine alle annose polemiche sull’acqua distribuita in bassa valle. «Acqua potabile ma non di ottima qualità», come ha sempre ribadito il sindaco Stefano Retali. Una questione di cui si dibatte da anni ma che arriva da molto più lontano. Precisamente dalla pesante industrializzazione che ha reso famoso il distretto industriale della Valtrompia in tutto il mondo. In passato le scorie liquide provenienti dai bagni alla base delle lavorazioni metalliche sono state sversate nel Mella e sono quindi scese nella falde acquifere sottostanti. Oggi si corre ai ripari investendo milioni di euro per la salute pubblica.

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