Si alza il sipario sul centro sportivo «deluxe»

di Edmondo Bertussi
La nuova cucina e lo staff di cuochi e volontari che la utilizzanoLa nuova copertura in legno della tribunetta del campo da calcio
La nuova cucina e lo staff di cuochi e volontari che la utilizzanoLa nuova copertura in legno della tribunetta del campo da calcio
La nuova cucina e lo staff di cuochi e volontari che la utilizzanoLa nuova copertura in legno della tribunetta del campo da calcio
La nuova cucina e lo staff di cuochi e volontari che la utilizzanoLa nuova copertura in legno della tribunetta del campo da calcio

È stata una serata davvero speciale quella che domenica ha chiuso la tre giorni di festa della Polisportiva Lodrino. Clou dell’evento, l’inaugurazione di due importanti opere a servizio del centro sportivo «Remo Prandini»: la nuova cucina e la copertura delle tribunette, che ha comportato anche la sistemazione definitiva del piazzale tra le strutture esistenti e la grande palestra multifunzionale. Il centro è il fiore all’occhiello del paese: in posizione strategica, tra Valtrompia e Valsabbia, ospita non solo eventi sportivi, ma anche manifestazioni di interesse per tutta la zona, dal carnevale ai giochi della gioventù. Un nuovo regalo alla comunità che, ha sottolineato il sindaco di Lodrino Iside Bettinsoli, contribuirà a far diventare il centro sportivo sempre più un luogo di aggregazione, coinvolgendo tutte le realtà associative nella sua crescita lenta ma con passo sicuro di alpino. Lo ha ricordato il vicesindaco ed ex primo cittadino Bruno Bettinsoli, che ha coordinato la sobria cerimonia della benedizione impartita da don Viatore prima del taglio del nastro: sono quasi trent’anni che vi si lavora, in primis con l’Ac Lodrino. Risale infatti al 1990 la prima realizzazione del campo a undici, ricoperto in sintetico con pista di atletica nel 2008. Poi sono stati realizzati la palazzina servizi, il bar, la cucina e la moderna palestra polifunzionale con sponsorizzazione decennale di Cassa Padana. Il tutto dedicato a padre Remo, missionario in Bolivia, esempio di generosità fino al dono della vita. Nelle nuove realizzazioni sono stati investiti circa 170.000 euro. La parte più onerosa, 90.000 euro, è stata spesa per la nuova cucina che si raccorda con la palestra polifunzionale: una dotazione che era ormai indispensabile per consentire allo staff di volontari e cuochi di svolgere al meglio (oltre che a norma di legge) il loro essenziale compito sociale. Progettualità ed esecuzione dei lavori sono state seguite «in casa» da Mauro Ambrosi, consigliere comunale delegato, pubblicamente ringraziato. Hanno tagliato il rituale nastro tricolore, assieme al sindaco e a Claudia Carzeri, vicepresidente della Commissione regionale speciale Montagna, i rappresentanti delle istituzioni che, oltre al Comune e alla Provincia, hanno sostenuto l’investimento: il presidente della Comunità Montana di Valtrompia Massimo Ottelli, con l’assessore Mario Folli, e Pierangelo Guizzi, referente della Fondazione Comunità Bresciana per il Fondo Genesi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti