Nei mesi scorsi il sindaco di Lumezzane Matteo Zani non aveva esitato a definirlo come uno degli interventi più importanti della sua Amministrazione, in questo caso parlando di sicurezza. Al rientro dalla pausa estiva e con la ripresa di tutte le attività, verrà ampliata la rete di videosorveglianza tra Lumezzane e Sarezzo, che da due anni - e fino al 2020 - hanno un solo comando di Polizia locale.
È NOTIZIA degli ultimi giorni infatti che via Monsuello, capofila del progetto, ha espletato le procedure di gara e aggiudicato i lavori che interessano anche il territorio confinante amministrato da piazza Battisti.
A occuparsi dell’installazione e del montaggio sarà la camuna Rvm Impianti di Artogne, che darà forma a un progetto che vale poco meno di 100mila euro, 96 mila per essere precisi, così raggranellati: 30mila da un contributo regionale stanziato a marzo nell’ambito di un bando sulla sicurezza, altri 27 mila dal Comune saretino e il resto dalle casse valgobbine.
ENTRANDO nei dettagli del piano, sarà messo in funzione un vero e proprio «grande fratello» telematico che vigilerà su 50 chilometri quadrati di territorio e veglierà sui confini verso la Valsabbia e verso il resto della Valtrompia. Prima di tutto, saranno installate due telecamere più moderne tra via Roma e via Monsuello a Lumezzane e tra via De Gasperi e la Provinciale 345 a Sarezzo. Più imponente, invece, l’intervento sulla rete di sicurezza.
Saranno allestiti cinque varchi, tutti dotati di telecamere in grado di «leggere» le targhe dei veicoli di passaggio e verificare la presenza di quelli non assicurati, non coperti dalla revisione periodica o peggio ancora rubati. Faranno la loro comparsa al passo del Cavallo lungo la Provinciale che da Lumezzane porta verso la Valsabbia, un altro su via Antonini al confine principale tra la Valgobbia e Sarezzo, poi nella secondaria Valle di Sarezzo, un altro al confine tra il paese saretino e Villa Carcina e l’ultimo verso Gardone.
LE IMMAGINI riprese in tempo reale dalle telecamere saranno gestite da una piattaforma informatica a disposizione 24 ore su 24 della Polizia locale e di tutte le altre forze dell’ordine.
Nel momento in cui uno dei varchi segnalerà la presenza di qualche veicolo sospetto - ogni giorno sulla Provinciale se ne contano 40 mila - la pattuglia dei militari più vicina al posto potrà muoversi subito e verificare eventuali anomalie o infrazioni. È un sistema che nel resto del bresciano, dove è stato adottato, ha funzionato e assicurato alla giustizia anche bande di criminali. L’impianto si integra con la videosorveglianza già installata in privato nei due paesi tra abitazioni, oratori, negozi, banche e altri obiettivi sensibili. Il tutto a formare una rete fitta e scrupolosa, che giorno e notte terrà gli occhi aperti sulla zona più popolosa della Valle.