Soccorsi sempre più mirati grazie a «Montagne Sicure»

di F.Z.
Soccorritori in azione
Soccorritori in azione
Soccorritori in azione
Soccorritori in azione

Un qualsiasi intervento di soccorso in montagna, per esempio per cercatori di funghi che si sono smarriti o escursionisti in difficoltà, è molto più complicato rispetto a una normale operazione di soccorso. Da questo presupposto cinque anni fa è nato il progetto «Montagne sicure» della Croce Bianca di Lumezzane, che ha mappato casette, baite e capanni rendendoli dei punti di riferimento grazie ai quali orientarsi. Nei giorni scorsi è stata completata la geolocalizzazione di 605 edifici e, d’intesa con i proprietari, è stato consegnato un cartello con le coordinate Gps da esporre all’esterno, un vademecum per i soccorsi e un fumogeno di segnalazione. IL PROGETTO è stato illustrato dal presidente della Croce Bianca Valeriano Gobbi con il sindaco Matteo Zani, l’ideatore Massimo Mori e Fabio Bonfanti, che è a capo del Cai Lumezzane. Ospite interessato Fabio Arrighini dell’Areu, l’azienda regionale che si occupa di emergenze e urgenze. Il funzionamento è semplice: se qualcuno si trova in difficoltà, accusa un malore oppure è vittima di un infortunio nelle zone di montagna tra Lumezzane e i paesi confinanti, può utilizzare le coordinate riportate su baite, casupole o uno dei 130 cartelli numerati e posizionati dal Cai per orientare i soccorritori. Una rete di posizioni Gps, insomma, che permette di localizzare chi chiede aiuto e velocizzare l’intervento (gli addetti della Croce Bianca potranno sfruttare un navigatore a portata di cellulare con i dati già inseriti). Un’idea unica nel panorama lombardo e a cui qualcuno vuole già ispirarsi e che sarà collegata anche al Soccorso Alpino. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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