Sport e territorio, Albatros spicca il volo

di Fabio Zizzo
L’interno del palazzetto dello sport di via Cefalonia che cambierà nome e diventerà PalaLumenergia
L’interno del palazzetto dello sport di via Cefalonia che cambierà nome e diventerà PalaLumenergia
L’interno del palazzetto dello sport di via Cefalonia che cambierà nome e diventerà PalaLumenergia
L’interno del palazzetto dello sport di via Cefalonia che cambierà nome e diventerà PalaLumenergia

Albatros celebra i 20 anni dalla trasformazione in azienda speciale e Lumezzane la premia con un doppio regalo. La controllata del Comune ha incassato durante l’ultimo Consiglio il via libera alla gestione del Palafiera e dell’illuminazione pubblica.

Nell’assemblea aperta con il subentro di Roberto Codazzi nel Pd tra le file della maggioranza, al posto del consigliere dimissionario (per motivi personali) Ottavio Ghidini, la questione del passaggio di competenze è stata la più calda e discussa.

SPORT. Partendo dall’impianto di via Cefalonia che ospita allenamenti e partite di basket, pallavolo e calcetto e altri eventi, dopo sedici anni non sarà più Lumenergia a occuparsene. La giunta ha infatti rescisso, in modo consensuale con l’azienda, il contratto «per la gestione non remunerativa e che anzi ha portato a ingenti perdite» che sarebbe scaduto nel 2027. Una mossa figlia anche della recente dismissione delle quote di Lumenergia detenute dal Comune e da Albatros, che ha portato nelle casse di entrambi un discreto tesoretto. Quindi, più investimenti sul territorio da parte del primo e una posizione societaria più solida per la seconda. In ogni caso, Lumenergia resterà sponsor versando 75 mila euro all’anno per i prossimi dieci anni e in cambio farà da marchio (PalaLumenergia) e avrà spazi pubblicitari nelle strutture gestite da Albatros. La stessa azienda speciale potrà anche contare, in caso di bisogno, su una dote di 182 mila euro all’anno dal Comune per gestire il palazzetto. La prova del campo sabato dalle 9.30 per il triangolare di basket in carrozzina «Icaro», intitolato alla memoria dell’imprenditore Attilio Camozzi.

ENERGIA. Capitolo più controverso, invece, quello dell’illuminazione pubblica, con una pioggia di critiche dalle minoranze. L’amministrazione comunale, come ha spiegato il sindaco Matteo Zani, affida sempre ad Albatros gestione e fornitura, oltre alla realizzazione in corso del progetto da 2 milioni per rinnovare i punti luce. Le spese energetiche, come ha sottolineato il primo cittadino, si sono ridotte dai 500 mila del 2014 ai 350 mila euro attuali, e ora passeranno a 340 mila ogni dodici mesi per i prossimi 20 anni.

Una soluzione quella in house che punta a tenere sul territorio eventuali risparmi e proseguire la riqualificazione già avviata sulla via Brescia-Valsabbia. Ma le minoranze sono critiche da tempo su questo fronte e i principali attacchi sono arrivati da Ruggero Zobbio (Continuità per Lumezzane) e Lucio Facchinetti (Forza Italia). «È l’opera più importante che possiate fare perché incide sulla vivibilità - hanno commentato - ma questo progetto non funziona. Si è persa un’opportunità ed è necessario un piano che includa arredo urbano e centri storici».

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