Anche la piccola Tavernole si prepara a diventare smart. Il Consiglio comunale ha infatti dato il via libera all’unanimità al piano di investimenti da 840.000 euro che ha un duplice obbiettivo: da una parte riqualificare e modernizzare l’intera rete per l’illuminazione pubblica, con importanti risparmi annessi, dall’altra attivare una serie di servizi volti a uno sviluppo economico sostenibile e ad aumentare la qualità della vita. Come? Anche, ma non solo, attraverso l’estensione di internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti: dalla videosorveglianza alla domotica (la tecnologia applicata alle abitazioni), dalla robotica all’interno delle aziende e al controllo ottimale di distribuzione e utilizzo dell’elettricità.
Come a Concesio, la delega di stazione appaltante è stata affidata alla Provincia di Brescia, capofila del progetto da più di 20 milioni di euro al quale aderiscono una ventina di comuni (destinati a diventare almeno più di 30). Nel dettaglio, dell’investimento previsto circa 735.000 si riferiscono alla riqualificazione della rete per l’illuminazione pubblica, con un canone previsto da 49.000 euro annuali per quindici anni. Come ha spiegato il sindaco Gerardo Ferri, il canone comprende consumi, investimenti per il restyling completo di tutta la rete, per massimizzarne la resa, e la manutenzione.
I POSSIBILI CONTRIBUTI sui fondi potrebbero arrivare dalla Regione ma anche da bandi privati e potrebbero generare altri risparmi. Insieme ai lavori sulla linea, sarà creata appunto una rete «smart»: per questa il costo è già definito in 7.000 euro annui, soldi che dovrebbero essere recuperati negli anni attraverso contributi per le spese e canoni a carico degli utenti della stessa.
La minoranza con il capogruppo Massimiliano Gagliandi ha convenuto che quella imboccata è la strada giusta, anche se la spesa (comunque contenuta) sarà connessa al problema dell’evoluzione accelerata del settore che rende una scommessa per enti e privati la scelta di investimenti specifici.E.BER.