Un saluto commosso
alla maga dei fornelli

Assunta Paterlini
Assunta Paterlini
Assunta Paterlini
Assunta Paterlini

C’era tutta San Colombano ieri a dire addio ad Assunta Paterlini, autentica protagonista nella storia turistica del paese. Conosciuta in mezza provincia, è stata in prima fila nell’accoglienza e nella ristorazione per mezzo secolo nella frazione di Collio, e avendo una parentela intrecciata in tutto il paese il lutto è davvero collettivo.

Era cresciuta in una schiera di sette fratelli, figlia di Primo e Ninì, altra Paterlini, contadini e allevatori in montagna, aiutandoli nei lavori governati dalle stagioni . Classe 1944, a 21 anni aveva sposato Pierino, prima minatore e poi muratore. Erano anni di grande attività in campo turistico da queste parti, e loro decisero il loro futuro costruendo l’albergo ristorante Naanì: impiegarono tre anni e a Natale del 1968 ci fu l’avvio dell’attività; lei in cucina e lui al banco.

Poi sono arrivati i figli Roberto, Gigliola e Marina a proseguire un successo che continua anche oggi. Facendo anche la mamma e poi la nonna, Assunta ha trascorso la vita in cucina, per cinquant’anni, manifestando sempre una salute di ferro. Sabato i suoi preoccupati di non vederla sono saliti nella sua camera: l’aveva uccisa un infarto. Ieri la lunga processione fino alla chiesa e poi al cimitero. E.BERT.

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