Una casa per i bambini nel cuore di Valle

di Marco Benasseni
Taglio del nastro con il sindaco Matteo Zani e un baby cerimoniereNon solo giochi ma anche laboratori e manualitàI  bambini al lavoro nell’orto della scuola materna
Taglio del nastro con il sindaco Matteo Zani e un baby cerimoniereNon solo giochi ma anche laboratori e manualitàI bambini al lavoro nell’orto della scuola materna
Taglio del nastro con il sindaco Matteo Zani e un baby cerimoniereNon solo giochi ma anche laboratori e manualitàI  bambini al lavoro nell’orto della scuola materna
Taglio del nastro con il sindaco Matteo Zani e un baby cerimoniereNon solo giochi ma anche laboratori e manualitàI bambini al lavoro nell’orto della scuola materna

Un lungo percorso che è iniziato quattro anni fa e ha portato alla conversione della materna Teresa Fiorini e del nido San Carlo in un scuole che applicano il metodo educativo Montessori. Il traguardo è stato tagliato ufficialmente nel fine settimana grazie all’impegno della coordinatrice Maria Sabatti e di tutte le maestre, con tanto di riconoscimento da parte dell’Opera Nazionale Montessori e inaugurazione ufficiale degli spazi in località Valle, che da sabato si chiamano Casa dei Bambini e Nido Montessori. L’IMPORTANZA del riconoscimento sarà ulteriormente celebrata sabato 26 gennaio, quando al Teatro Odeon si terrà, a partire dalle 9, il convegno «L’attualità del metodo Montessori», per far conoscere meglio le linee guida che sono alla base di uno dei sistemi educativi più diffusi e celebrati a livello planetario. Per l’occasione, oltre alle autorità locali, sono stati invitati Patrizia Enzi, psicopedagogista e formatrice montessoriana, e Mario Valle, scienziato del centro svizzero di calcolo scientifico che parlerà di «Tecnologia e gli abitanti del futuro». Seguirà poi il pranzo all’oratorio di Valle, mentre dalle 15.30 si apriranno le porte dell’asilo per permettere a genitori e famiglie di toccare con mano i cambiamenti apportati all’interno della struttura. Per la buona riuscita del progetto è stato fondamentale l’apporto di nonni e genitori, che, per esempio, si occupano della preparazione del terreno per permettere ai bambini di entrare a contatto con la natura attraverso l’esperienza dell’orto della scuola. I frutti del lavoro nell’orto tornano poi sul tavolo per il pranzo: nella scuola i piccoli mangiano anche quello che coltivano. Un’esperienza formativa eccezionale se si pensa che molti bimbi non hanno idea della provenienza di ciò che si acquista al supermercato. L’ASILO DI VALLE è rinato grazie alla conversione al metodo Montessori, che dopo un periodo di quasi oblio è tornato in auge. A partire dal 2014, a causa della mancanza di iscritti ma anche per qualche dubbio legato al metodo educativo e al relativo apprendimento, le maestre avevano deciso di frequentare i corsi per ottenere la certificazione prevista dal metodo ideato nel nostro Paese all’inizio del Novecento, per offrire un servizio alternativo alla scuola tradizionale e aprire le porte a tutto il territorio della Valtrompia. Quattro anni fa mancavano gli iscritti, ora c’è la lista d’attesa. Insomma, l’investimento ha dato i frutti sperati e le iscrizioni non arrivano soltanto dalla Valtrompia. «Per soddisfare i bisogni delle famiglie del territorio, pur mantenendo al centro il bambino, il nostro impegno si è sempre concentrato sul trovare delle proposte educative innovative - hanno spiegato in più occasioni la direttrice Maria Sabatti e le maestre di Valle - Abbiamo sempre creduto che le attività dovessero partire dall’esperienza diretta: scoprendo attraverso i sensi il bambino acquisisce fiducia in sé stesso favorendo la propria indipendenza». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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