Viabilità, la via di fuga dalla 345 continua a transitare da Irma

di Edmondo Bertussi
Irma: uno dei tratti della sp 53 interessati dalla riqualificazione
Irma: uno dei tratti della sp 53 interessati dalla riqualificazione
Irma: uno dei tratti della sp 53 interessati dalla riqualificazione
Irma: uno dei tratti della sp 53 interessati dalla riqualificazione

Basta poco, ed è già successo, per paralizzare la viabilità lungo un’arteria a grande percorrenza. Ecco perché la Provincia continua a investire in adeguamenti di strade alternative. Come sulla sp 53 Aiale-Irma-Marmentino, che più volte si è dimostrata strategica in caso di emergenze lungo la 345 in alta valle. «È la dimostrazione che l’importanza di questo collegamento è un dato acquisito a tutti i livelli istituzionali di Regione, Provincia e Comunità montana, che è intervenuta più volte quando provinciale non era», commenta ringraziando il sindaco di Irma Mauro Bertelli. Basta ricordare nel settembre 2000 la frana caduta sulla statale 345 a Lavone: per alcuni giorni chi risaliva la valle ha dovuto deviare da Tavernole verso Marmentino per scendere su Irma, raggiungere Magno di Bovegno e scendere ancora a riprendere la statale in Predondo e viceversa. IN TUTTO, da allora su questa arteria è stato investito circa un milione di euro con la Provincia primo attore. A partire dal tratto iniziale poco dopo Aiale coi lavori sui due primi tornanti: prima col rinforzo (2004) e poi poi con rifacimento e messa in sicurezza (2010). Poi c’è stato il lungo intervento da 300 mila euro della Regione in località San Carlo, prima che la strada, uscita da Irma, inizi a risalire verso Marmentino. Più recenti, a fine 2014, i lavori da 200 mila euro del Broletto per la frana all’ingresso di Irma e all’uscita da Marmentino, prima della centrale a biomasse. Adesso si prosegue con nuovo stanziamento da 100 mila euro in capo al Comune di Irma: in due stralci successivi la strada sarà allargata in località Daiù, quasi in Preghè, e nella località Pile, all’entrata del paese. Il primo cantiere è il più importante, su una strettoia pericolosa con curva cieca. Il progetto, curato dallo studio di ingegneria di Rinaldo Torcoli, prevede a marzo l’allargamento della strada verso monte con la demolizione delle murature esistenti in pietra, scavi di sbancamento e nuovi muri di contenimento. Senza dimenticare la riasfaltatura. •

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