«Veleni»
di Ciliverghe,
bonifica più vicina

di Cinzia Reboni
L’ex discarica di Ciliverghe: sbloccati i fondi  per la messa in sicurezza
L’ex discarica di Ciliverghe: sbloccati i fondi per la messa in sicurezza
L’ex discarica di Ciliverghe: sbloccati i fondi  per la messa in sicurezza
L’ex discarica di Ciliverghe: sbloccati i fondi per la messa in sicurezza

Dopo essere stato a lungo «congelato», il tesoretto da un milione di euro per la messa in sicurezza della ex discarica di Ciliverghe arriverà finalmente nelle casse del Comune di Mazzano. Il contributo per interventi d’ufficio sui siti contaminati presenti sul territorio regionale «andrà a risanare situazioni che non sono state risolte né dal responsabile dell’inquinamento né dai proprietari del sito - spiega l’assessore all’Ambiente, Claudia Terzi -. Dovrebbe esserci l'assunto secondo il quale chi inquina paga. Non sempre è così, e non sempre si riescono a individuare i responsabili dell'inquinamento, per diversi motivi. Come Regione, abbiamo il dovere di contribuire a sanare tutte quelle situazioni che, senza il nostro intervento, rimarrebbero immobili per anni e che potrebbero costituire un rischio sia per la salute dei cittadini, sia per l'ambiente». L’intervento riguarda il bacino di smaltimento di circa 70 mila metri quadrati che si affaccia sulla tangenziale sud a Ciliverghe. Nella discarica dismessa da 27 anni, tra il 1979 e il 1989 era stato conferito un milione di metri cubi di rifiuti urbani. Bonificarla costerà complessivamente più di 5 milioni di euro: oltre alla messa in sicurezza, il progetto prevede l’installazione di pozzi a presidio igienico-sanitario e la realizzazione di un impianto di fitodepurazione per il trattamento del percolato e relativi smaltimenti.

«SI TRATTA della conferma sostanziale di quanto il Pirellone aveva già destinato - sottolinea il sindaco Maurizio Franzoni -. Nel 2012 avevamo partecipato al bando regionale per la riqualificazione delle discariche esaurite, ed il nostro progetto era stato considerato il migliore. Poi è subentrata l’ordinanza della Provincia: sembrava che la ex discarica di Ciliverghe fosse fonte di contaminazione di un pozzo di Montichiari. É stato dunque avviato il procedimento per il piano di caratterizzazione, durato anni. Fin quando è stato appurato che l’inquinamento non era imputabile alla discarica: la giacenza d’acqua immediatamente sotto il terreno non intaccava la falda».

E proprio in relazione a questo dubbio la ex discarica di Ciliverghe era finita nei mesi scorsi nel mirino di alcune associazioni, che avevano firmato un esposto in procura. Legambiente, Comitato «Discarica sicura!» di Mazzano e l’associazione «L’Aurora» avevano chiesto alla magistratura di verificare «eventuali responsabilità penali nella contaminazione della falda da parte dell’ex discarica, nei ritardi nell’approntamento della caratterizzazione del sito e nella mancata redazione del progetto preliminare di bonifica».

«Noi non abbiamo autorizzato il conferimento di neanche un grammo di rifiuti - sottolinea Franzoni -. Abbiamo dovuto gestire una situazione pregressa, alquanto complicata. Abbiamo perso almeno un paio d’anni, ma finalmente potremo procedere con la fase di affidamento lavori e perseguire il nostro obiettivo».

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