MUSICA DALLA CAMERA

Lisa Simmons:
appello a resistere
Poesia da Plutone

di Sara Centenari
Lisa Simmons
Lisa Simmons
Lisa Simmons

I poeti in un certo senso ci parlano dallo spazio. Arriva da Plutone, da una base insonorizzata, dotata di pianoforte e ottimi vinili, il messaggio della cantautrice bresciano-americana Lisa Marie Simmons, nata a Colorado Springs ma da qualche tempo trasferitasi sulle sponde del lago di Garda. Palcoscenici sgombri d'arte, festival annullati, presentazioni rimandate, almeno per quanto riguarda i live. Ma «Reagiamo alla paura», come esorta a fare l'iniziativa di Bresciaoggi: la puntata di oggi di «Musica dalla camera» (+ Poesia) esce il giorno del lancio dell'album «NoteSpeak - Amori e tragedie in musica», con Marco Cremaschini coautore, tastierista e arrangiatore (inciso con Laura Masotto, Fulvio Sigurtà, Guido Bombardieri, Machan Taylor, Valerio Abeni, Maurizio Giannone  e altri artisti). Il disco è pubblicato dalla Ropeadope di Philadelphia, che ha in archivio numerosi Grammy.

 

Qui il video di presentazione del progetto NoteSpeak.

 

 

La solarità incontenibile della frontwoman degli Hippie Tendencies, la sua curiosità mai doma - nonostante l'infanzia per niente semplice tra adozioni e case affidatarie -, la sua capacità di trasformare qualsiasi incontro in un happening musicale ci travolgano in questi giorni di serietà, preoccupazioni e speranze indomite sul futuro. Dagli anni nel coro giovanile di Boulder in Colorado a quelli degli studi d'arte a New York, dal tema di  «Here's To You/The Ballad of Sacco and Vanzetti»  con gli Hippie Tendencies scelto da Amnesty International, Lisa Marie Simmons ci porta dentro un viaggio multiforme che associa flussi di poesia beat a ispirazioni da The Last Poets, Gil Scott-Heron e Nina Simone, senza dimenticare mai le difficoltà delle minoranze e l'importanza dell'impegno sociale.

 

Gli astronauti dall'alto, ci racconta Lisa, vedono il collegamento «con tutti e con ciascuno di noi/Una risonanza profonda e fondamentale/ Come siamo minuscoli/come siamo fragili/come siamo preziosi!/L’individualità non esiste». 

Oggi sull'edizione in edicola di Bresciaoggi un ampio articolo di Claudio Andrizzi.

Nel link qui sotto la poesia recitata da Lisa Marie in inglese, ispirata a Frank White e le note di  «Returning from Pluto»  .

LA TRADUZIONE

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