Al Parco delle Cave l’oasi naturalistica è un laboratorio d’arte

di Gianni Buio
«Innocenti visioni per il Parco delle Cave»  vicino al lago di via Cerca è un’idea dell’Accademia Laba con l’Associazione Centro Studi e Ricerche Lucus
«Innocenti visioni per il Parco delle Cave» vicino al lago di via Cerca è un’idea dell’Accademia Laba con l’Associazione Centro Studi e Ricerche Lucus
«Innocenti visioni per il Parco delle Cave»  vicino al lago di via Cerca è un’idea dell’Accademia Laba con l’Associazione Centro Studi e Ricerche Lucus
«Innocenti visioni per il Parco delle Cave» vicino al lago di via Cerca è un’idea dell’Accademia Laba con l’Associazione Centro Studi e Ricerche Lucus

Ispirazioni battistiane (con licenza poetica sulla citazione scelta per il titolo) aprono idealmente la strada a un’installazione che esplora nuovi percorsi indagando temi e linguaggi sintonizzati col tempo presente e protesi verso il futuro. Zona limbica entro cui prenderanno forma le «Innocenti visioni per il Parco delle Cave», progetto il cui obiettivo è chiaro e focalizzato: «Stabilire un campo di relazioni immediatamente strutturanti e direttamente simboliche riverberanti nel campo sociale e politico». La suggestione è evocativa, l’azione metaforica, il gesto concreto, tangibile e inclusivo: da lunedì 20 a giovedì 23 marzo, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17.30, tutta la cittadinanza potrà infatti partecipare attivamente a un allestimento temporaneo composto di tralci di vite intrecciati, ubicato in prossimità di uno degli ingressi del Parco delle Cave (versante San Polo). Un nastro di rami intrecciati che inquadrerà in prospettiva il lago di via Cerca e il paesaggio circostante. Il progetto ha preso forma all’Accademia di Belle Arti Laba Brescia e Trentino nell’ambito del Biennio di Interior e Green Design, coordinato dai docenti Maura Bianchi e Ugo Spiazzi, in collaborazione con l’Associazione Centro Studi e Ricerche Lucus; per sostenerlo e contribuirne alla realizzazione è già stata avviata una campagna di crowdfunding sul sito www.gofundme.com: con un contributo, anche minimo, chiunque avrà dunque la possibilità di favorire l’atto partecipativo di espressione artistica all’interno della comunità locale. «Il tipo d’intervento - entrano nel dettaglio i due docenti - si propone quale innovativo strumento di valorizzazione dei beni storico-artistici e del paesaggio: coniugando creatività e sostenibilità intende facilitare nuove letture interpretative del patrimonio esistente, anche nei casi in cui questo risulta dimenticato o abbandonato». Oltre al pubblico, che potrà intervenire sull’installazione con il proprio guizzo creativo e vivere l’ebbrezza di essere artista per un giorno, studentesse e studenti saranno protagonisti «sul campo» per dare forma materica all’opera immaginata durante il percorso didattico. Opera contestualizzata in un'area, il Parco delle Cave appunto, particolarmente simbolica, che occupa circa 1/4 del territorio cittadino, recentemente restituita alla cittadinanza in un momento storico «in cui un’oasi naturalistica urbana può realmente e radicalmente cambiare l’identità della città e la qualità di vita di chi la abita, favorendo la creazione di habitat e la conservazione della biodiversità». •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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