IL PROGRAMMA

Fondazioni, in primavera arriva il «maxi bando»

A che punto è il programma della Capitale italiana della cultura? Quali sono i prossimi step? Il dossier consegnato ieri ai bresciani al teatro Sociale contiene oltre 500 suggestioni, progetti, spunti di lavoro. E altri se ne potranno ancora aggiungere. Quattro - come ha spiegato Stefano Baia Curioni, vicepresidente di Ask, centro di ricerca della Bocconi che ha accompagnato a stesura - le aree progettuali individuate: la città come cura; la città natura; la città dei tesori nascosti; la città che inventa. Basi di un palinsesto da comporre, Brescia con Bergamo. «Occasioni per raccontare il meglio di noi - ha spiegato l’assessore alla Cultura Laura Castelletti -. Partendo dal grande polo attrattore che per noi è Brescia romana, con Santa Giulia e il Castello. Chi percorrerà via Musei, per esempio, incontrerà l’hub culturale che la Provincia sta allestendo a Palazzo Martinengo. E poi si potranno scoprire il museo del Risorgimento, la mostra dei tappeti, casa Severino. La via del sacro e, aggiungo, appuntamenti importanti come la mostra su Ceruti e sul Rinascimento a Brescia. Fino ad arrivare al Festival pianistico che ci regalerà qualcosa di speciale e alla partnership tra i due teatri con la Festa dell’Opera».

E se cultura significa anche essere comunità, il vicesindaco ha sottolineato l’importante ventaglio di progetti che Brescia offre al palinsesto della Capitale, basati sul concetto di cura. Solo per citarne alcuni, «le Rsa stanno lavorando - ha evidenziato - per il progetto di una città amica delle demenze; la rete europea che si occupa di accessibilità farà tappa nella Capitale; l’esperienza con le case circondariali; e i due ospedali cittadini, Civile e Poliambulanza, che hanno scelto di mettersi in gioco». Infine, ad unire i capoluoghi, un cammino e la ciclovia che in 72 chilometri collegherà 34 tra borghi storici e luoghi di interesse e sarà arricchita da opere d’arte, da 23 cantieri culturali. In attesa che le Ferrovie diano corso al raddoppio della linea ferroviaria tra le due città perché - ha evidenziato Gori - uno solo non è sufficiente. Fin qui, le prime grandi idee messe sul tavolo: «Da qui in poi sarà un continuo dialogo per mettere a fuoco le progettualità - ha spiegato Francesca Bertoglio, project manager -. Il dossier è stato un grande esercizio di conoscenza a disposizione di tutti. Insieme si cercherà ora di portare a maturazione il palinsesto, perché la comunità ne possa beneficiare e con progetti sostenibili che potranno durare nel tempo»

Nella concretezza, bisognerà lavorare sul budget a disposizione, che finora ammonta a 20,5 milioni di euro (a cui si aggiungono 150 milioni nel triennio messi in conto capitale dalle Amministrazioni per investimenti legati in qualche modo all’evento del 2023), e con la governance che la Capitale si è data. Accanto alla cabina di regia che comprende i sindaci e gli assessori alla Cultura, c’è infatti il Comitato senza scopo di lucro creato dai tre soci fondatori Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e Bergamasca, che intensificherà gli sforzi per incoraggiare donazioni e sponsorship, e allo stesso tempo si occuperà della gestione delle risorse. «Sull’esempio di quanto fatto durante la pandemia - ha sollecitato la presidente di Fcb, Alberta Marniga -, se comitati, categorie o anche ogni cittadino desse anche solo un piccolo contributo sarebbe un grande aiuto per garantire alle associazioni la possibilità di avere un budget da spendere».

In primavera, si è appreso, sarà pronto un maxi bando, un bando unico tra le Fondazioni, contenitore delle principali proposte per la Capitale. «Potranno presentare richiesta di finanziamento associazioni culturali o enti e associazioni che si occupano di ambiente ed enti pubblici. Continueremo comunque con l’ordinaria amministrazione, gli altri bandi non saranno tagliati ne compromessi», ha precisato la vicepresidente di Fondazione Cariplo Claudia Sorlini. «Governeremo in maniera molto rigorosa e trasparente tutto il processo. I bandi saranno valutati congiuntamente ma avranno sempre le stesse caratteristiche. Partiamo avvantaggiati dalla conoscenza delle associazioni del territorio», ha spiegato Marniga. «Riscontriamo entusiasmo, motivazione e straordinario senso di appartenenza -ha concluso Del Bono -. Siamo partiti bene».•. Na.Da.

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