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"Isgrò cancella Brixia" e l'accompagna verso il 2023

Fino all'8
L'artista in Santa Giulia
L'artista in Santa Giulia
Isgrò a Brescia fino all'8 gennaio

 

 

Lì dove cancellare non è annientare, censurare, ma proteggere e tutelare, arriva Emilio Isgrò. L' artista concettuale e pittore - ma anche poeta, scrittore, drammaturgo e regista - uno dei nomi dell’arte italiana più conosciuti a livello internazionale tra XX e XXI secolo, rinsalda il legame con Brescia attraverso un nuovo, grande e originale progetto che innesca un dialogo -   fino all’8 gennaio - con l’archeologia e l’arte contemporanea, la storia e il presente, la cultura classica e la sua persistenza nel qui e ora."Isgrò cancella Brixia" è il nuovo e inedito progetto espositivo site-specific di che condurrà verso l’appuntamento della Capitale della Cultura 2023. Il progetto espositivo, a cura di Marco Bazzini, è prodotto da Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia in collaborazione con Archivio Emilio Isgrò, Arte Sella, Centro Teatrale Bresciano e Gruppo Brescia Mobilità e pone in dialogo l’archeologia e l’arte contemporanea, la storia e il presente, la cultura classica e la sua persistenza nel nostro tempo. Si compone di una mostra di lavori originali allestita negli spazi del Museo di Santa Giulia, installazioni monumentali - fisiche, digitali e performative, alcune permanenti e altre effimere - presso il Chiostro rinascimentale del museo, il Capitolium e il Teatro al Parco archeologico e la stazione della metropolitana FS oltre alla messa in scena di un dramma autografo nel Teatro Romano. Le installazioni, tutte di dimensioni ambientali, sono state appositamente ideate e realizzate dall’artista per quest’occasione, in stretta relazione con i suggestivi spazi che le ospitano.

L'artista in Santa Giulia
L'artista in Santa Giulia

“Cancellare Brixia”, quindi, è per Isgrò un modo per farla rivivere sotto forme inedite e inaspettate. Il che è possibile perché, in quasi sessant’anni di attività, l’artista siciliano ha saputo trasformare la cancellatura da un semplice atto di distruzione in una complessa esperienza di conoscenza. «Cancellare Brixia non significa cancellare realmente una città ma esattamente il contrario -  dichiara lo stesso Emilio Isgrò -. Significa riportare all’attenzione degli italiani e degli europei una comunità culturale e civile che ha dato molto al Paese e che continua a farlo in questi anni veramente difficili. Anni così difficili che anche gli artisti non possono più accontentarsi di essere solo una voce del listino di Borsa, ma uomini e donne in carne ed ossa capaci di amare e di soffrire. La Cancellatura non è fatta per uccidere o censurare, come pretende la Cancel Culture, ma soprattutto per preservare sotto l’inchiostro quelle parole di speranza e di fiducia che oggi mancano al mondo».

 

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