Saccone: «La civiltà d’impresa e del prodotto per andare oltre i classici clichè»

La «formula magica» che introduce i progetti sviluppati dalle Camere di Commercio di Brescia e Bergamo è «cultura d’impresa»: «Dopo un confronto preliminare, positivo, abbiamo aderito volentieri alla proposta dell’ amministrazione pur nell’ambito di temi già definiti». Secondo Roberto Saccone, presidente della Camera di Commercio, Brescia e Bergamo hanno un sostrato industriale comune che esprime una identità territoriale forte, ma che non rappresenta l’unica anima dell’impresa: «Abbiamo pensato a una mostra di design che apra gli orizzonti oltre il cliché di Brescia come produttrice di beni intermedi, ma che ne rappresenti anche la cultura del prodotto», aggiunge Saccone. Per rappresentare i distretti industriali che hanno reso la città un centro manifatturiero di portata internazionale si punterà sull’innovazione tecnologica; ci sono, poi, le eccellenze delle firme del design. La componente estetica del prodotto finito, che contribuisce a migliorare la qualità della vita, è poi un contrassegno di tante imprese artigiane; «Abbiamo convenuto sulla logica di progetti camerali comuni, anche se le proposte sono nate in ambito locale. Ci coordineremo per realizzare una rassegna di video promozionali delle aziende del territorio che, spesso, hanno anche un valore artistico. Si tratterà di un concorso vero e proprio con giuria e premiazioni». Altra idea nata a Bergamo è quella di un convegno su modello del Festival dell’economia di Treviso: «La proposta ci è parsa lungimirante, non solo per il 2023, ma per un’iniziativa che potrebbe contribuire a radicare la riflessione sul rapporto tra città e impresa, legame che accomuna le province». Saccone sottolinea infine l’importanza di mantenere un’apertura verso tutte le categorie economiche che segnano il territorio, anche in senso culturale, per valutare altre possibili iniziative. La partita è appena iniziata. •. A.M.