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Alghisi: «Noi tramite tra la città e il territorio»

Samuele Alghisi, presidente della Provincia di Brescia
Samuele Alghisi, presidente della Provincia di Brescia
Samuele Alghisi, presidente della Provincia di Brescia
Samuele Alghisi, presidente della Provincia di Brescia

«L’interlocuzione tra noi e la città per ciò che riguarda il tema di Brescia capitale della cultura è continua e coordinata, al punto che uno dei nostri dipendenti lavora part-time in Comune proprio perché Loggia e Broletto possano essere del tutto in sintonia»: Samuele Alghisi, presidente della Provincia, mostra soddisfazione per come si sta sviluppando il percorso di avvicinamento al 2023, e ritaglia per l’Ente che guida un ruolo di «tramite tra il capoluogo e le istanze territoriali», sollecitazioni che vengono avanzate in materia di eventi da allestire, utili ad alimentare il palinsesto delle iniziative in via di definizione. Alghisi ragiona sulla base di uno sguardo proteso oltre la fine dell’anno che verrà: «Quando ci sono questi eventi, e lo si è visto con la passerella di Christo sul Sebino, le ricadute devono avere uno strascico, l’attenzione nei confronti dei luoghi in cui le iniziative prendono vita va mantenuta». «A monte - sostiene - servono investimenti, è necessaria una patrimonializzazione dal punto di vista dell’immagine, nostro compito deve essere quello di favorire i territori in modo tale che siano in grado di approfittare dell’inerzia data dal traino di Brescia capitale della cultura». «Stiamo lavorando - aggiunge Alghisi - affinché si creino tematiche narrative che possano essere sviluppate nel tempo, siamo impegnati a fare in modo che luoghi come il Castello di Padernello o la Rocca d’Anfo possano diventare iconici. Sarà anche fondamentale mettere in corrispondenza i territori, in maniera tale da presentare ai turisti percorsi non particolarmente frequentati, ma molto validi, dalla Valle Camonica alla Bassa. Serve infine alimentare le presenze dei visitatori per tutto l’anno: per farlo bisogna ragionare su aspetti culturali, ma anche eno-gastronomici».•. M.Zap.

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