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Nuova vita per la Cavallerizza: sala polifunzionale per il 2023

Dopo lo «sfratto» degli studenti 5 anni fa, una nuova destinazione per la sede di via Cairoli
La Cavallerizza di via Cairoli verrà riaperta per eventi  di carattere culturale a partire dal 2023 FOTOLIVE
La Cavallerizza di via Cairoli verrà riaperta per eventi di carattere culturale a partire dal 2023 FOTOLIVE
La Cavallerizza di via Cairoli verrà riaperta per eventi  di carattere culturale a partire dal 2023 FOTOLIVE
La Cavallerizza di via Cairoli verrà riaperta per eventi di carattere culturale a partire dal 2023 FOTOLIVE

Per la Cavallerizza è una specie di ritorno all’antico. In realtà le vite della sala di via Cairoli sono state molteplici, e tra «antichi» a cui riconnettersi non ci sarebbe che l’imbarazzo della scelta. Ma certo, a un certo punto, dopo che i cavalli furono sfrattati, la sala venne adibita a mostre e convegni. Ed è a questa funzione che la sala tornerà nei prossimi mesi. La Giunta comunale ha deciso di farne una sala polifunzionale, soprattutto legata, almeno in prima battuta, a Bergamo e Brescia capitale della cultura del 2023. Da qualche tempo vengono effettuati sopralluoghi per accertarsi di ciò che occorre per rendere gli ambienti adeguati ad accogliere rassegne artistiche: «Si tratterà - sottolinea la vicesindaco e assessore alla cultura, Laura Castelletti - di intervenire su alcune infiltrazioni dal tetto, rinnovare gli impianti di illuminazione e fare altri lavori di manutenzione straordinaria». Insomma, andrà fatto tutto quanto serve, e anche l’Associazione artisti bresciani è stata coinvolta affinché dica la sua. È l’Aab una sicura destinataria di quegli spazi: la Cavallerizza sarà infatti la sede di uno degli eventi artistici del 2023, frutto di un progetto messo a punto dalla associazione di vicolo delle Stelle in collaborazione con l’omologa bergamasca Associazione culturale allievi e sostenitori dell’Accademia Carrara. Una mostra che ha il titolo (provvisorio) di «Presente inquieto - artisti bresciani e bergamaschi nella contemporaneità», che a Brescia andrà in scena nel settembre-ottobre del 2023, per replicare a Bergamo nei due mesi successivi. Dipinti, sculture e installazioni di artisti contemporanei e viventi delle due province.

La Cavallerizza, che è poi l’ex chiesa di Sant’Antonio Abate, potrà diventare, al di là del 2023, uno dei contenitori importanti in città, a partire certo dalla mostra prodotta dall’Aab. Che ha un pregresso interessamento per lo spazio di via Cairoli: alcuni mesi fa oggetto di sopralluoghi sulla scorta dell’idea, condivisa con l’economista bresciano Marco Vitale, di dar vita lì ad una sorta di fiera dall'eccellenza bresciana, tra arte, innovazione e design. Ma, come detto, l’arte in Cavallerizza è un ritorno in un luogo che è stato soprattutto regno dei cavalli: qui i bresciani venivano a prendere lezioni di equitazione, fino al 1967, quando per l’ufficio di igiene era diventata insostenibile la gestione delle bestie in pieno centro storico. La società intitolata al cavaliere Alessandro Bettino Cazzano, che partecipò alle Olimpiadi di Londra del 1948, si dovette trasferire nella attuale sede, la cascina Chiappa di Sant’Eufemia. Gli ultimi a regnare, in via Cairo li, sono stati i libri degli studenti, da quando cioè l’ex chiesa è stata adibita a sala studio. Generazioni di giovani bresciani ci sono passate, fino al 2017, quando il Comune ha deciso di chiudere i battenti della sala studio per riaprirla nell’ex Vigesse, poi Buonissimo, in corso Mameli, accanto alla mensa universitaria inaugurata proprio qualche giorno fa. Ad un certo punto, in via Cairo li si diceva sarebbe stato aperto un auditorium, ma rimase solo un’ipotesi. Ora invece il 2023 della cultura reclama spazi, ed ecco la Cavallerizza pronta al riuso (culturale) e ad una nuova vita.•. E.B.

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