cultura

Pinacoteca, 90mila euro per diventare "Casa delle Arti"

di Paola Buizza
Fondazione Brescia Musei si è aggiudicata i fondi con il progetto "Il Parnaso a Brescia" presentato al bando Emblematici indetto dalla Fondazione Comunità Bresciana e Fondazione Cariplo
Un concerto alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia durante la Notte della Cultura 2020
Un concerto alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia durante la Notte della Cultura 2020
La Pinacoteca com'era e com'è

Riposizionare e rilanciare la Pinacoteca Tosio Martinengo, riaperta quasi quattro anni fa dopo un restauro durato 9 anni - che ha riorganizzato il percorso espositivo in 21 sale - per presentare al meglio l’ importante collezione di opere realizzate da Raffaello, Foppa, Savoldo, Moretto, Romanino, Lotto, Ceruti, Hayez, Thorvaldsen, Pelagi, Canella e Canova, solo per citare i nomi più noti . E’ questo l’obiettivo del progetto “Il Parnaso a Brescia” della Fondazione Brescia Musei, premiato dalla Fondazione Comunità Bresciana e dalla Fondazione Cariplo con un contributo di 90 mila euro. A tanto ammontano i fondi che FBM si è aggiudicata partecipando al bando Emblematici Provinciali con il quale si sono voluti premiare, si legge in un comunicato stampa, “i progetti in grado di produrre un impatto significativo sulla qualità della vita di una comunità e sulla promozione dello sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio di riferimento”.

Il Laocoonte della Pinacoteca Tosio Martinengo

La strategia di rilancio per il prezioso scrigno di opere d’arte che, come tutti i luoghi di cultura, ha visto uno stop forzato a causa dell’emergenza pandemica, ruota attorno a un palinsesto biennale con un mix di attività che possano dare alla Pinacoteca un ruolo di “Casa delle Arti”, luogo cardine della vita culturale che coinvolga sempre più pubblico e addetti ai lavori, soprattutto in vista del 2023 quando Brescia e Bergamo saranno Capitale della Cultura.

I bambini in Pinacoteca
I bambini in Pinacoteca

Tra le prime iniziative in programma, una collaborazione con la Fondazione nazionale della danza Aterballetto e il Centro Teatrale Bresciano. Verranno poi presentati percorsi espositivi per la riscoperta del grande patrimonio iconografico della pittura e della cultura bresciano dal Cinquecento al Settecento e verranno proseguiti i format di successo come PTM Andata e Ritorno, prestiti in un’ottica di diplomazia culturale, come già avvenuto con Velázquez per Ceruti, che ha visto arrivare a Brescia, per la prima volta in Italia dal Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo, il dipinto Il pranzo, del grande pittore spagnolo.

LA STORIA

Aperta nel 1851 A Palazzo Tosio, la prima pinacoteca fu costituita con le ricche collezioni artistiche, legate nel 1832 dal conte Paolo Tosio e con dipinti e oggetti provenienti da altri legati e da edifici sacri soppressi o demoliti. Nel 1884 il Conte Leopardo Martinengo da Barco lasciò al Comune la biblioteca, le collezioni scientifiche e d'arte e il proprio palazzo (ristrutturato nei secoli XVII-XVIII su un edificio cinquecentesco) dove, nel 1908, le due pinacoteche si fusero nella Tosio Martinengo. 

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LA RIAPERTURA NEL 2018

Il 17 marzo 2018 la Pinacoteca Tosio Martinengo si è presentata alla città completamente rinnovata, con un allestimento decisamente più ordinato, moderno e affascinante, in grado di competere con prestigiosi musei europei. Nove anni di lavori, svolti con il fondamentale contributo della Fondazione Cariplo, hanno permesso di trasformare un patrimonio di straordinario valore nel fiore all’occhiello del patrimonio artistico e culturale di città e provincia, negli anni apprezzato e visitato anche da numerosi turisti. Per informazioni visitare il sito della Fondazione Brescia Musei 

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