Brescia e Bergamo, maestrie congiunte

di Milena Moneta
Alle 17 Antonio Rapaggi parlerà di «Rodolfo Vantini e i Frizzoni di Bergamo»
Alle 17 Antonio Rapaggi parlerà di «Rodolfo Vantini e i Frizzoni di Bergamo»
Alle 17 Antonio Rapaggi parlerà di «Rodolfo Vantini e i Frizzoni di Bergamo»
Alle 17 Antonio Rapaggi parlerà di «Rodolfo Vantini e i Frizzoni di Bergamo»

Con la relazione di Antonio Rapaggi, storico dell’architettura, su «Rodolfo Vantini e i Frizzoni di Bergamo» riparte oggi pomeriggio alle 17 all’auditorium San Barnaba - con il titolo «Le maestrie congiunte. Arte e architettura tra Bergamo e Brescia» - la ventiduesima edizione degli «Incontri di storia dell’Arte», coordinati da Mariavittoria Facchinelli, storica dell’arte, e organizzati dal liceo Arnaldo in ricordo di Michele Cavaliere, studente scomparso prematuramente. L’ormai consueto appuntamento dello storico liceo classico cittadino, che intende porsi come centro di «produzione di cultura» con riflessioni su temi di carattere storico-artistico che attraversano la storia culturale europea, per le manifestazioni per Bergamo/Brescia 2023 metterà a fuoco alcuni momenti artistici tra ’500 e ’700 a mostrare il legame che da sempre unisce le due città e i loro continui e reciproci scambi. L’8 marzo Roberta D’Adda della Fondazione Brescia Musei interverrà su «Giacomo Ceruti nell’Europa del Settecento», il 15 marzo ci sarà la relazione dello storico dell’arte Valerio Guazzoni su «Moroni, Bergamo e l’eredità di Moretto». Il 22 marzo la stessa Facchinelli illustrerà «Le radici lombarde di Michelangelo Merisi da Caravaggio», mentre Valerio Terraroli, docente dell’Università di Verona, chiuderà il ciclo il 29 marzo con «Miti e storie. La grande decorazione settecentesca a Brescia e Bergamo». «Gli incontri vogliono essere uno stimolo alla conoscenza della storia e dei destini delle due podestarie maggiori della Repubblica di Venezia, vasti e ricchi territori tanto lontani dalla Serenissima quanto preziosi per la loro posizione strategica e le loro risorse» afferma la Facchinelli che ha coinvolto qualificati esperti per un progetto teso a rinsaldare i legami tra la città e la scuola, riconsiderata nel suo imprescindibile ruolo formativo e non solo come luogo di studio, nella convinzione «che la conoscenza della storia dell’arte costituisca non solo un irrinunciabile completamento nella formazione di carattere umanistico, ma si ponga altresì come un attuale strumento di lettura della realtà che ci circonda». Gli incontri che rilasciano punteggio formativo ad architetti, docenti e studenti si possono seguire anche attraverso la piattaforma Zoom. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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